Hebei, il capo del Partito "colpevole della violenza a Shengyou"

A Shengyou un gruppo di teppisti assoldati dal governo locale aveva attaccato una protesta contadina, facendo sei morti e 100 feriti. Pronunciata la sentenza per altri 26 co-imputati: per quattro di loro, la pena di morte. Il familiare di una vittima: "E' assurdo. Uccidono chi ha eseguito l'ordine, ma non chi lo ha emesso".


Handan (AsiaNews/Scmp) – La Corte intermedia del Popolo, sezione di Handan, ha condannato ieri all'ergastolo He Feng, ex segretario del Partito comunista di Dingzhou (nell'Hebei), colpevole di aver assoldato lo scorso giugno un gruppo di teppisti per bloccare la rivolta dei contadini del villaggio di Shengyou. La Corte ha pronunciato le sentenze relative ad altri 26 co-imputati: quattro sono stati condannati alla pena di morte e cinque all'ergastolo: la pena per gli altri 17 non è stata resa pubblica.

Dal 2003 il villaggio di Shengyou combatte contro l'offerta della Hebei Guohua - una ditta che fornisce energia elettrica,in cui è implicato il figlio dell'ex primo ministro Li Peng - che chiede ai contadini di andare via dalle loro terre per costruire un impianto su 26 ettari. La ditta è disposta a pagare 1800 dollari americani per acro, ma gli abitanti dicono che l'offerta non rispetta nemmeno i prezzi stabiliti a livello nazionale. In giugno una delegazione di abitanti accusa le autorità locali di aver intascato somme di denaro per spingere la gente a vendere e chiede a Pechino un'inchiesta pubblica. I teppisti entrano in azione l'11 giugno - dopo la denuncia - e, armati di spranghe, ganci, manganelli elettrici, uccidono sei contadini e ne feriscono in maniera grave altri 100.

Al processo sono stati ammessi solo i familiari di cinque delle sei vittime, che però non hanno potuto prendere appunti né registrare la seduta. "He Feng doveva essere condannato a morte – dice il familiare di una delle vittime – perché è lui che ha pianificato l'attacco. Come si può sparare ad una persona che ha solamente eseguito un ordine e lasciare in vita chi lo ha pronunciato?".

Gli abitanti del villaggio che volevano partecipare al processo sono "rimasti bloccati su un ponte a sei chilometri dal tribunale". "E' ridicolo – commenta lo stesso familiare, anonimo – che siano apparsi tutti quei camion in una zona così poco trafficata. E' il governo locale che li ha fatti bloccare lì, perché ha paura di altre proteste in sede processuale".

Lo scontro di Shengyou è stato uno dei più violenti degli ultimi tempi ed il governo non è riuscito ad insabbiarlo perché la furia dei teppisti è stata ripresa da un dissidente, Niu Zhangzong, che ha inviato il video al Washington Post per la pubblicazione. L'editore del Bejing News, quotidiano statale, è stato licenziato per aver riportato la notizia.