Cina, in chiusura oltre 35 mila industrie "non sicure"

Lo ha annunciato oggi l'ufficio che si occupa della sicurezza sul lavoro. Compagnie "inadeguate e pericolose" nonostante un anno di tempo e miliardi di yuan spesi da Pechino per metterle in regola.


Pechino (AsiaNews/Scmp) – L'Amministrazione statale cinese per la Sicurezza sul lavoro ha annunciato oggi l'imminente chiusura di 35.842 industrie di vari settori che non rispondono ai requisiti minimi di sicurezza imposti dal governo.

L'agenzia governativa ha spiegato che le compagnie prossime alla chiusura sono: 8.053 miniere non di carbone; 2.500 raffinerie chimiche; 350 fabbriche di fuochi d'artificio; 24.923 compagnie edili e 16 industrie che producono esplosivi.

Queste industrie hanno avuto un anno di tempo per mettersi in regola e Pechino ha stanziato diversi miliardi di yuan per adattare le loro strutture agli standard internazionali di prevenzione sul lavoro, ma la corruzione dei funzionari ha vanificato ogni sforzo.

La decisione è stata presa dopo le continue proteste in tutto il Paese per le vittime prodotte dall'industria cinese. Secondo dati governativi, ogni anno muoiono oltre 6 mila minatori in "incidenti prevenibili", ma fonti indipendenti denunciano almeno 20 mila vittime "nascoste" dai proprietari che cercano così di evitare la chiusura e la multa da parte del governo.