Sud-est asiatico, Kuala Lumpur vuole il primato sulla riduzione dei gas serra
di Steve Suwannarat

Nel nuovo piano di sviluppo quinquennale presentato dal governo viene indicato l'obiettivo di zero nuove emissioni di Co2 per il 2050, molto prima degli altri Paesi della regione. Per arrivarci si impegna a non aprire più centrali a carbone e ad adeguare gli impianti industriali e la gestione energetica nei centri urbani.  


Kuala Lumpur (AsiaNews) - La Malaysia punta ad azzerare entro il 2050 il suo contributo all'aumento delle emissioni di gas serra nell'atmosfera. La presentazione ieri in parlamento del nuovo piano di sviluppo quinquennale 12MP (12th Malaysian Plan) è stata l'occasione per l'affermazione da parte del governo di Kuala Lumpur di un nuovo slancio verso “una crescita eco-compatibile”. Obiettivo indicato è quello di diventare “carbon neutral”, cioè di raggiungere l’equilibrio tra emissioni residue e rimozione delle emissioni di Co2. Con un obiettivo intermedio della riduzione del 45% entro il 2030 dei gas responsabili dell’“effetto serra” prendendo come base il 2005, in linea con l’Accordo di Parigi del 2015.

“Altri dettagli sui provvedimenti di riduzione del carbonio saranno annunciati dopo che sarà finalizzata la revisione di lungo termine delle strategie di riduzione del carbonio alla fine del 2022”, ha specificato il premier Ismail Sabri introducendo il Piano.

Nonostante il Paese sia responsabile solamente dello 0,7 per cento delle emissioni globali di carbonio nell'atmosfera, i suoi obiettivi sono al momento i più ambizioni nel Sud-est asiatico. In confronto l’Indonesia si è impegnata a raggiungere emissioni zero entro il 2060 (come la Cina, peraltro), mentre la Thialandia ha indicato una scadenza successiva, tra il 2065 e il 2070. Inevitabilmente le decisioni prese nella capitale politica malaysiana Putrajaya (città-satellite di Kuala Lumpur) dovranno necessariamente coordinarsi con quelle dalla confinante Singapore che si è data come obiettivi di dimezzare entro il 2050 il picco di emissioni di gas “effetto serra” e raggiungere il traguardo di emissioni zero “appena possibile” nella seconda metà del secolo. Inevitabile una convergenza tra i due Paesi, non solo confinanti ma in parte complementari per ragioni storiche e necessità economiche.

Per realizzare gli obiettivi alla Malaysia saranno essenziali lo stop alla costruzione di nuovi impianti a carbone e l’aumento di quelli a gas. Ma l'efficienza energetica e la conservazione dovranno guidare anche la costruzione e l’adeguamento dei maggiori impianti industriali ma anche i centri urbani: 120 sono quelli che secondo il piano dovranno raggiungere la sostenibilità ambientale delle emissioni entro il 2025. La stessa data entro cui la produzione di energie rinnovabili dal sole, da biomasse e da biogas dovrà salire al 31 per cento del totale.