Libero dopo 17 anni in carcere, l'uomo che aveva imbrattato il ritratto di Mao

Un giovane giornalista, arrestato nel 1989, è stato rilasciato ieri. Con lui detenuti per anni anche 2 amici. Almeno 70 cinesi sono ancora in carcere per le proteste del 1989.


Pechino (AsiaNews/Scmp) – In carcere per quasi 17 anni per avere lanciato uova piene di vernice contro un'effige di Mao Zedong a piazza Tiananmen durante le manifestazioni per la democrazia nell'89. E' successo a Yu Dongyue, uscito ieri di prigione, mentre altri dissidenti del movimento rimangono ancora nei lager.

Yu, 39 anni, giornalista dell'Hunan, è stato condannato nel giugno 1989 a 20 anni di carcere – poi ridotti di 3 anni e 3 mesi - per "propaganda e incitamento controrivoluzionari", per avere imbrattato a maggio il ritratto di Mao, insieme a 2 amici pure condannati. Lu Decheng, 43 anni, è stato condannato a 16 anni ma rilasciato nel 1998 e Yu Zhijian, 43 anni, ha ricevuto l'ergastolo ma è uscito nel 2000.

Yu Dongyue ha subito torture e ha avuto problemi mentali. "Non mi riconosce più, – racconta il fratello Yu Xiyue – quando lo chiamo 'fratello' non mi risponde. Dice cose incomprensibili e sorride a chiunque". E' importante – ha detto Yu Zhijian, prima di essere arrestato il 19 febbraio a Liuyang per avere partecipato a uno sciopero della fame contro la persecuzione di attivisti per i diritti umani – che la gente comprenda cosa sia stato il movimento del 1989 per la democrazia".

"E' una tragedia tremenda", commenta John Kamm, direttore esecutivo della Fondazione Dui Hua, con base negli Stati Uniti. "La vita di questi 3 giovani è stata completamente rovinata".

Secondo i dati della Fondazione, circa 70 partecipanti alle proteste del 1989 sono ancora in carcere. Ma secondo altre organizzazioni internazionali nei lager vi sono ancora migliaia di attivisti del movimento di Tiananmen. (PB)