Marcia di protesta a Taipei contro le minacce cinesi

Organizzata dal Partito democratico nel decimo anniversario di un lancio di missili cinesi contro Taiwan. Alcuni deputati sostengono che il consenso andrebbe invece cercato nelle riforme e nel rilancio dell'economia.


Taipei (AsiaNews/Agenzie) - Decine di migliaia di persone in piazza a Taipei per una marcia di protesta contro le minacce provenienti dalla Cina. E' anche attesa la partecipazione del presidente Chen Shui-bian e di altri responsabili del Partito democratico, attualmente al governo,

I manifestanti ricordano che la Cina ha più di 700 missili puntati su Taiwan e che l'anno scorso Pechino ha approvato una legge che consente l'uso della forza contro l'isola, se facesse passi formali verso l'indipendenza.

La marcia di oggi coincide con il decimo anniversario di un lancio di missili cinesi contro Taiwan, che allora furono visti come un tentativo di influenzare l'esito delle prime elezioni presidenziali dirette dell'isola.

Alcuni deputati del partito si sono però schierati contro la marcia, definendola non necessaria e costosa. Essi sostengono che il partito, che ha avuto un risultato disastroso alle elezioni amministrative dello scorso anno, dovrebbe tentare di riacquistare il sostegno popolare puntando sulle riforme e sul miglioramento dell'economia, invece che scendere in piazza.

Le stesse obiezioni sono venute dai partiti di opposizione, che hanno organizzato la settimana scorsa una grande protesta per chiedere al governo di smetterla di accumulare tensioni con la Cina e di occuparsi della situazione economica.