Card. Cheong: "Farò di tutto per ospitare in Corea la prossima GMG"

Il neo-cardinale avanza la candidatura della penisola coreana per la Giornata mondiale della Gioventù. "Sarebbe molto utile per le nuove vocazioni fra i giovani, che potrebbero pensare alla parte Nord come campo d'azione del loro ministero".


Roma (AsiaNews) – Il cardinale Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul ed Amministratore apostolico di Pyongyang, ha dichiarato che "farà tutto il possibile" per ospitare in Corea la prossima Giornata mondiale della Gioventù, "uno dei più grandi eventi organizzati dalla Chiesa cattolica".

Il neo-cardinale, in un'intervista rilasciata al Chosun Ilbo, ha dichiarato: "E'ovvio che, se riuscissimo ad organizzare questo evento in Corea, inviteremmo il Papa a visitare tutto il nostr Paese".

La GMG si svolge ogni due anni in un continente diverso. A quella di Colonia, lo scorso agosto, hanno partecipato oltre 1 milione di giovani da tutto il mondo: la prossima è fissata per il 2008 a Sydney, in Australia. In Asia è stata celebrata una sola volta, a Manila, nel 1995.

"E' importante sottolineare – riprende il porporato - che la GMG in Corea può dare una significativa spinta anche alle vocazioni sacerdotali fra i giovani, che potrebbero pensare anche alla parte Nord della penisola come campo d'azione per il loro ministero".

"Al momento – spiega – ogni attività missionaria nel Nord è complicata, perché necessita dell'accordo totale di entrambe le parti per ogni particolare. Devo ancora sapere cosa pensa Pyongyang della mia nomina". Il presule ha però promesso che farà sforzi "in ogni campo d'azione possibile" per assicurare la presenza permanente di preti residenti nella nazione stalinista.

Mons. Cheong ha anche commentato i recenti scandali economici che hanno colpito la Corea del Sud, in relazione alla presunta corruzione dei dirigenti della Hyundai e di altre multinazionali da parte del lobbysta Kim Jae-rok. "Il problema è che la popolazione sudcoreana sta divenendo troppo avara, troppo attaccata ai soldi. Cerco di dire da molto tempo che abbiamo bisogno della ragione, nella vita, e che è dannoso spingere le cose in maniera troppo veloce".

Questa è la posizione che il porporato ha mantenuto anche durante l'ascesa e la caduta del professor Hwang Woo-suk, il "pioniere della clonazione" caduto in disgrazia. "Siamo diventati ossessionati dal progresso – ha concluso - quando dovremmo prendere una pausa e lasciar calmare il nostro respiro".