Vietnam: scandalo corruzione, si dimette il ministro dei Trasporti

Dao Dinh Binh chiede al premier di dimettersi in seguito a uno scandalo che vede accusati di corruzione numerosi dipendenti del suo ministero. "Sono responsabile di ciò che è successo". Da giorni i media di Stato chiedevano il suo allontanamento dalla carica.


Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – Il ministro vietnamita dei Trasporti si è dimesso in seguito a un ampio giro di corruzione, che vede coinvolti alcuni funzionari pubblici alle sue dipendenze appropriatisi indebitamente di fondi statali per milioni di dollari. Lo riportavano ieri i media di Stato.

Dipendente del ministero dei Trasporti presso l'ormai nota Project Management Unit (Pmu) 18 – che gestisce le autostrade e altri progetti di infrastrutture – hanno rubato fondi pubblici per la maggior parte provenienti da Giappone e altri donatori.

In una lettera al premier Phan Van Khai, il ministro Dao Dinh Binh ha ammesso: "Sono responsabile per ciò che è successo all'interno della Pmu 18 e nel settore della costruzione nel ministero dei Trasporti". Nella missiva, indirizzata anche al Comitato centrale del Partito comunista, Dao Dinh Binh annuncia "le dimissioni da ministro dei Trasporti e segretario del Comitato del Partito presso lo stesso ministero".

Le dimissioni arrivano nel momento in cui il governo ha deciso un giro di vite sulla dilagante corruzione tra i funzionari di Stato. La decisione precede di qualche settimana il congresso quinquennale del Partito comunista, al potere nel Paese, in cui si prevede un rimpasto nei maggiori ministeri.

Per anni, funzionari della Pmu 18 hanno sottratto denaro dai fondi per progetti di costruzioni pubbliche e preso tangenti da contratti di Stato. L'ex direttore generale del Dipartimento, Bui Tien Dung, e numerosi altri dipendenti sono stati arrestati già lo scorso gennaio. Il vice ministro dei Trasporti, Nguyen Viet Tien, è stato rimosso dall'incarico il 29 marzo. Negli ultimi giorni Bindh ha subito crescenti pressioni da Khai e dai media pubblici che chiedevano le sue dimissioni.