Chiesa coreana: nasce una nuova cattedrale sul confine con il Nord
di Joseph Yun Li-sun

Il luogo di culto "vuole essere un segno tangibile, come la resurrezione di Cristo che celebriamo a Pasqua, del desiderio di vivere una pace piena e duratura con i nostri fratelli del Nord".


Seoul (AsiaNews) – La Chiesa cattolica coreana sta costruendo una nuova cattedrale a dieci chilometri a sud dal confine che divide la penisola: è un segno, espresso nel periodo pasquale, del desiderio di riunificazione e di pace fra le due Coree. "Il nuovo luogo di culto – dice ad AsiaNews una fonte cattolica dell'arcidiocesi di Seoul – come la resurrezione di Cristo che celebriamo a Pasqua, vuole essere un segno tangibile del desiderio di vivere una pace piena e duratura con i nostri fratelli del Nord".

La cattedrale, ancora senza nome, verrà completata in due anni e sarà dedicata alla "riconciliazione ed alla pace". "Nel periodo che ci ha visti divisi – continua – sia i cittadini del Sud che quelli del Nord hanno commesso dei peccati: speriamo che questi possano essere cancellati tramite la preghiera ed il perdono".

Accanto alla cattedrale, la Chiesa cattolica ha iniziato la costruzione di un Centro per l'Unificazione che "servirà ad accogliere i rifugiati dal Nord ma anche a preparare i laici, specialmente i giovani, alla possibile riunificazione". "Speriamo di poter lanciare dei corsi, mirati alla parte giovane della popolazione, – spiega – per evitare la situazione che si è creata in Germania dopo la caduta del Muro: dobbiamo educare all'altruismo ed alla comprensione o rischiamo di trovarci con milioni di emarginati sociali". Il Centro "si occuperà anche del reinserimento dei rifugiati, con una sezione specifica che si occuperà della loro educazione, se giovani, e si preoccuperà di cercare nuovi lavori per gli adulti".

Per quanto riguarda il momento attuale, "non è possibile fare nulla per i cattolici del Nord, che ufficialmente non esistono. Il nostro impegno è dedicato esclusivamente agli aiuti di tipo umanitario. Per Pasqua, l'invio di generi alimentari sarà più generoso del solito".