Inizia in Egitto il nuovo viaggio africano di Wen Jiabao

In seguito andrà in altri sei Stati, ricchi di materie prime. Dietro le ragioni diplomatiche, Pechino prosegue la ricerca di materie prime e di mercati per i suoi prodotti.


Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) – Comincia domani il viaggio in Africa di Wen Jiabao, premier cinese, che in Egitto celebrerà i 50 anni dei rapporti tra Cina e Africa nel Paese dove sono iniziati. Previste tappe in altri sei Stati, alla ricerca di accordi per l'acquisto di minerali.

Il 30 maggio 1956 l'Egitto è stato il primo Stato africano a stabilire rapporti con la Repubblica popolare di Cina. Da allora i rapporti sono rimasti buoni. Il presidente egiziano Hosni Mubarak è stato sei volte in Cina, da quando è salito al potere nel 1981, e ci tornerà entro l'anno. Gli scambi commerciali sono stati di 2,2 miliardi di dollari nel 2005, con massicce esportazioni dalla Cina. L'Egitto, la cui principale risorsa è il turismo, ha avuto 50 mila turisti cinesi nel 2005, ma conta di accoglierne di più, mentre sono previsti 100 milioni di turisti cinesi nel mondo entro il 2020.

"Entrambi i Paesi – dice Ali al-Hefny, vice ministro egiziano degli Esteri per i rapporti con l'Asia, annunciando che ci sarà una celebrazione dell'anniversario ai piedi delle piramidi – tengono molto a questo rapporto". Previsti numerosi nuovi accordi commerciali, con la possibilità per l'Egitto di diventare una "porta" per il commercio cinese in Africa.

Nonostante Pechino descriva il viaggio come un evento diplomatico, gli esperti ritengono che cerchi soprattutto nuove fonti di materie prime per la sua industria. Fanno notare che, dopo la visita al Cairo, Wen andrà in Angola (2° maggior fornitore di petrolio alla Cina dopo l'Arabia Saudita) e in altri cinque Stati ricchi di materie prime, anche se non visiterà i criticati regimi di Sudan e Zimbabwe, osteggiati dal mondo occidentale, ma con i quali la Cina ha ottimi rapporti diplomatici e commerciali.

"Per la Cina è necessario garantirsi forniture di petrolio e metalli – osserva Nicolas Pinaud, economista dell'Organizzazione  per la cooperazione economica e lo sviluppo – e quanto altro necessario per la sua economia, che richiede una intensa crescita energetica e industriale". "E' chiaro – prosegue – che l'Egitto ha un ruolo importante nel continente e nella regione e ha una posizione strategica nel Mediterraneo… Potrebbe diventare un centro per ricevere e riesportare prodotti cinesi".

Dal 1990 al 2004 il commercio tra Cina e Africa è cresciuto 40 volte, fino a 39,5 miliardi di dollari nel 2005 e il 15% del petrolio arriva in Cina dalle sole Angola e Sudan. Assorbe l'80% del greggio del Sudan, Stato confinante con l'Egitto.

Pechino vuole anche incrementare i rapporti diplomatici in Africa per isolare sempre più Taiwan, ottenendo il riconoscimento internazionale del principio che l'isola è una parte del suo territorio. (PB)