Gujarat, gesuiti chiedono il ritiro dei libri di testo "manipolati e pieni di errori"
di Nirmala Carvalho

Fra i passaggi incriminati, che si ripetono quasi ogni pagina, ve ne sono alcuni che definiscono le minoranze tribali "una delle cause delle ribellioni che avvengono nel Paese". Hitler è "un nazionalista" e l'Olocausto non è citato.


Ahmedabad (AsiaNews) – Prashant, il Centro per la giustizia e la pace gestito dai gesuiti, ha chiesto l'immediato ritiro dei libri di testo stampati per l'ultima classe delle scuole superiori del Gujarat perché "pieni di errori, manipolati e fattualmente scorretti".

In una lettera indirizzata al direttore ed al presidente esecutivo della Commissione statale per i libri di scuola, padre Cedric Prakash – direttore del Centro – sottolinea come "chiunque legge i testi si trova di fronte, in quasi tutte le pagine, ad errori che fanno inorridire".

Il gesuita ne riporta "solo alcuni", insieme ad  errori grammaticali, di sintassi e di contenuto, oltre a frasi che non hanno alcun senso compiuto. I passaggi più gravi, tuttavia, "sono quelli in cui la verità riguardo alle minoranze viene radicalmente snaturata".

Fra questi si legge che "i missionari cristiani venuti dal Portogallo avevano come unico scopo quello di propagare il cristianesimo" oltre che "il diritto alla religione, in special modo per le minoranze, assicura la nazione che essi non possano usare la loro propaganda per la diffusione del credo. La legge non accetta le conversioni forzate ed ogni istituto educativo che riceva sussidi dal governo non può fare insegnamento religioso". Le stesse minoranze, poche pagine dopo, sono poi "fra le principali cause delle ribellioni violente nel Paese".

Il Centro ha presentato una richiesta formale di ritiro all'Alta corte del Gujarat, che l'ha rifiutata – nonostante una massiccia campagna d'informazione – ed ha suggerito di "presentare le proprie rimostranze direttamente alla Commissione che si occupa della stesura dei libri, la quale avrebbe apportato i cambiamenti necessari". Ad oggi, tuttavia, nessun ufficio si è mosso in questo senso.

"Nonostante i molti errori – dice p. Prakash – i libri sono in mano agli studenti dell'ultimo anno che devono studiare storia su un testo che definisce Hitler 'un nazionalista' e che non fa menzione dell'Olocausto".

"Alle menti dei giovani – dice p. Prakash ad AsiaNews – devono essere date informazioni autentiche. Le falsità presenti in questo libro possono condizionare in maniera permanente i loro pensieri al riguardo delle minoranze come, ad esempio, dei cristiani di Goa". L'anno accademico è già iniziato e, per il gesuita, "è difficile che i ragazzi vogliano ricevere un nuovo libro. Per questo ne chiediamo il ritiro immediato ed incondizionato".

La campagna di "sensibilizzazione dei giovani" da parte dei nazionalisti indù non si ferma alle classi adulte. Negli asili del Madhya Pradesh, infatti, il Bharatiya Janata Party [Bjp, maggior partito politico indiano, di impronta nazional–fondamentalista ndr]ha proibito le filastrocche in inglese – usate per insegnare l'alfabeto ai bambini - perchè "troppo occidentali". Narottam Mishra, ministro statale dell'Istruzione, ha spiegato che "ogni cosa che ricorda l'Occidente verrà tolta dalle scuole: vogliamo che i nostri bambini ricevano un'educazione basata su valori dipinti con i colori nazionali".