La cinese Cnpc acquista azioni della monopolista russa degli oleodotti

L'acquisto, per 500 milioni di dollari, dimostra la volontà di Pechino di poter avere maggior peso nel mercato russo dell'energia. Torna alla ribalta il problema dell'oleodotto dalla Siberia al Pacifico.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La statale China National Petroleum Corp. ha acquistato 500 milioni di dollari Usa di azioni della società petrolifera russa Rosneft, monopolista statale degli oleodotti.

La Rosneft ha riserve stimate in 18.942 miliardi di barili di petrolio e nel 2005 ha prodotto 74,6 milioni di tonnellate di greggio e 13,1 miliardi di metri cubi di gas. Si prevede produrrà 115 milioni di tonnellate di greggio nel 2010 e 127 milioni nel 2015.

Questa operazione dimostra – commenta l'agenzia statale cinese Xinhua – che la Cina "procede con rapidità per entrare nel mercato russo dell'energia". Secondo la fonte, Mosca e Pechino studiano anche la costruzione di un oleodotto di oltre 4.100 km., dalla regione di Amur in Siberia sino alla nord orientale Daqing sulla costa del Pacifico. Cnpc e Rosneft dovrebbero predisporre uno studio di fattibilità per l'oleodotto. La Cina già acquista ingenti quantità di petrolio dalla Russia, ma il trasporto avviene per ferrovia.

Esperti osservano, tuttavia, che da anni la Russia tratta con Cina e Giappone, che vorrebbe portare l'oleodotto da Taishet al porto di Nakhodka. Il porto nipponico consentirebbe alla Russia un accesso privilegiato anche al mercato di Corea, Indonesia, Australia e Stati Uniti occidentali. Negli anni, le autorità russe hanno fornito indicazioni contrastanti sulla loro scelta.

La Cina vuole assicurarsi sempre nuovi fonti di energia: la Cnpc nel 2005 ha acquistato azioni della kazaka PetroKazakhstan per 4,2 miliardi di dollari ed è in trattativa con il presidente turkmeno per poter compiere ricerche di petrolio e gas nello Stato. (PB)