I tre terroristi di Bali saranno giustiziati il 22 agosto

Le autorità hanno fissato la data dell'esecuzione capitale attesa da 3 anni. Gli avvocati della difesa annunciano di appellarsi "presto" alla Corte Suprema; è l'ultima speranza per ottenere un rinvio della fucilazione.


Jakarta (AsiaNews) – I tre terroristi islamici condannati a morte per le bombe di Bali del 2002 saranno giustiziati il 22 agosto nella prigione di Nusakambangan a Cilacap, provincia di Java centrale. La notizia, annunciata dal procuratore di Bali, è stata confermata ieri dall'Ufficio del Procuratore generale di Jakarta (AGO).

"L'esecuzione è confermata – ha detto il portavoce dell'AGO – la data potrà essere sposata solo se i legali o le famiglie dei tre chiederanno il controllo giurisdizionale del caso". I tre detenuti, Amrozi, Samudra e Muhklas, potrebbero anche chiedere la grazia al presidente indonesiano. Finora solo Amrozi ha sempre rifiutato di farlo, spiegando che avrebbe significato "arrendersi alla legge umana". Amrozi e gli altri hanno ripetuto più volte di voler essere giudicati solo dalla legge di Dio.

Già i primi di luglio i legali degli altri due militanti islamici avevano annunciato l'intenzione di appellarsi alla Corte Suprema per la riapertura del caso. Oggi hanno ribadito che la richiesta di controllo giurisdizionale verrà presentata "presto".

Nel 2003 la Corte distrettuale di Denpasar ha stabilito la pena capitale per Amrozi, Muhklas e Imam Samudra, coinvolti negli attentati sulla famosa isola costati la vita a 202 persone, per lo più turisti stranieri. I tre sono stati giudicati secondo le leggi anti-terrorismo introdotte nel Paese proprio in seguito alle bombe del 2002. Fino ad allora le leggi indonesiane non avevano valore retroattivo; gli avvocati della difesa partirebbero da questo dato per chiedere la revisione del caso.

Come previsto dalla legge indonesiana l'orario dell'esecuzione non può essere svelato fino a dopo il compimento della pena capitale. Le famiglie dei tre sono già state avvertite dell'esecuzione con una lettera ufficiale dal Procuratore di Bali.