Ai margini dell'Asean, lo Yasukuni crea ancora tensione fra Tokyo e Pechino

Non si risolve la questione delle visite al tempio Yasukuni da parte di esponenti della leadership giapponese, che non accenna a volerle fermare. L'incontro al vertice fra i ministri degli Esteri a Kuala Lumpur non ha portato alcun risultato.


Kuala Lumpur (AsiaNews/Scmp) – Le visite al tempio giapponese dello Yasukuni da parte di leader nipponici continua a creare tensioni fra Tokyo e Pechino: lo confermano i rappresentanti di entrambi i governi il giorno dopo un colloquio ministeriale. L'argomento è stato al centro di un  confronto fra il ministro degli Esteri cinese Li Zhaoxing e la sua controparte giapponese Taro Aso che, nonostante "la buona volontà", non ha raggiunto alcuno scopo.

I colloqui di ieri, ai margini dell'incontro dell'Asean, erano l'ultima possibilità di trovare un accordo prima del 15 agosto, data in cui tutta l'Asia celebra la fine della II Guerra Mondiale. Per tradizione alcuni leader giapponesi visitano lo Yasukuni – dove vengono onorati fra i morti in battaglia anche 12 criminali di guerra di classe A – nei giorni che celebrano l'inizio o la fine delle guerre che hanno coinvolto l'impero. Anche quest'anno, quasi tutta la leadership ha confermato l'intenzione di ripetere il gesto, primi fra tutti il premier Koizumi ed il capo gabinetto Abe, suo probabile successore.

Aso non ha reso noti i dettagli del dialogo, mentre Li si è limitato a ricordare che "le visite allo Yasukuni sono un serio ostacolo politico, che deve ancora essere risolto". Oltre che del tempio, nei 90 minuti di colloquio i due politici hanno discusso della situazione della regione asiatica, con particolare attenzione per la Corea del Nord, ed hanno riaffermato la "grande vicinanza fra i due Paesi".