Pyongyang cancella la festa intercoreana della Liberazione

Il motivo ufficiale è l'inondazione. Ma forse è un tentativo del regime di isolare di nuovo la nazione e di riavere gli aiuti umanitari bloccati dopo i missili del 4 luglio.


Seoul (AsiaNews/Jad) – Il governo nordcoreano ha annunciato ieri a Seoul la sua decisione di cancellare la celebrazione intercoreana per la Liberazione, che ogni 15 agosto ricorda la liberazione della penisola dal dominio giapponese.

Pyongyang ha addotto come scusa i danni provocati dalle recenti inondazioni che hanno colpito il Paese, ma molti analisti ritengono che la mossa sia un estremo tentativo da parte del regime stalinista di isolare di nuovo la nazione, a seguito delle sanzioni decise dalla comunità internazionale per punirla dei test missilistici del 4 luglio scorso.

La Commissione nordcoreana che si occupa di migliorare i rapporti con il sud della penisola ha dato una spiegazione ufficiale: "A causa delle eccezionali piogge che ci hanno colpito entrambe le Coree hanno subito gravi danni: non possiamo celebrare l'avvenimento insieme".

Ma Koh Yu-hwan, studioso del regime del Caro Leader per conto dell'Università Dongguk, a Seoul, mette in luce altre ragioni: "Il Nord - egli dice - ha affrontato la piogge nel pieno della vera crisi, quella missilistica  e la Corea del Sud inizierà delle esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti il 21 agosto prossimo. E' questa, con molta probabilità, la vera causa dell'annullamento delle cerimonie congiunte".

E aggiunge: "Pyongyang vuole dare un'impressione di grande debolezza, per cercare di nuovo l'aiuto umanitario della comunità internazionale, che dopo i missili lanciati verso il Giappone e l'America non ha più molta intenzione di aiutare il regime. Ecco perché enfatizza così tanto i danni che ha subito".

La prima celebrazione intercoreana per la Liberazione si è svolta nel 2001 in forma di "evento privato"; lo scorso anno, per la prima volta, vi hanno partecipato i rappresentanti ufficiali dei due governi.