Pechino "convoca" il leader coreano Kim Jong-il
di Theresa Kim Hwa-young

Il governo cinese vuole fermare i test missilistici e nucleari che Pyongyang starebbe portando avanti nonostante la risoluzione Onu che glielo vieta. In risposta, la Corea del Nord blocca i visti ai turisti cinesi.


Seoul (AsiaNews) – Il governo cinese ha deciso di invitare a Pechino Kim Jong-il, il "Caro Leader" della Corea del Nord, per cercare di fermare i test nucleari e missilistici che il regime starebbe portando avanti incurante degli avvertimenti della comunità internazionale. Lo ha reso noto una fonte governativa sudcoreana.

Pechino ha deciso l'invito, che sembra più una convocazione, dopo le notizie che danno per "imminente" il primo test nucleare condotto dal regime comunista: se effettuato, questo provocherebbe una durissima reazione economica e militare da parte di Stati Uniti, Russia, Giappone e Corea del Sud.

La fonte aggiunge che Kim "dovrebbe partire questa settimana, non appena il nuovo ambasciatore cinese presso la Corea del Nord, Liu Xiaoming, arriva a Pyongyang".

Le relazioni sino-coreane sono state messe a dura prova dai test missilistici che la Corea del Nord ha effettuato fra il 4 ed il 5 luglio scorso: anche se non hanno provocato danni, i missili sono stati lanciati contro il Giappone nonostante la chiara opposizione di Pechino, il partner più importante del regime.

La Cina ha votato a favore della risoluzione delle Nazioni Unite del 15 luglio scorso, che ha condannato l'atto "provocatorio" di Pyongyang ed ha proibito la compravendita di materiale bellico da e per la Corea del Nord.

Inoltre, la settimana scorsa un quotidiano del Partito comunista cinese si è detto favorevole ad affiancare Washington nel bando dei prodotti coreani dai loro mercati in caso di nuove minacce belliche da parte dell'esercito di Kim Jong-il.

In risposta, il governo nordcoreano ha annullato ieri i visti di tutti i visitatori cinesi, fatta eccezione per i nativi coreani che vivono in Cina e per gli uomini d'affari che hanno interessi commerciali nella penisola.