Liberato dopo 10 mesi mons. Jia Zhiguo, vescovo sotterraneo di Zhengding

Il vescovo è a casa da ieri pomeriggio e può incontrare i suoi sacerdoti. Secondo fonti locali, la sua liberazione è dovuta alle "preghiere e alle denunce attraverso i media".


Roma (AsiaNews) - Mons. Giulio Jia Zhiguo, vescovo non ufficiale di Zhengding (Hebei), è stato liberato ieri pomeriggio dopo oltre 10 mesi di sequestro per "sessioni di studio" da parte della polizia.

Secondo fonti di AsiaNews egli è tornato alla sua residenza e si trova in condizione di piena libertà, tanto da poter ricevere visite dai sacerdoti della sua diocesi. In passato il vescovo, pur essendo a casa sua, subiva un totale isolamento.

Il presule era stato arrestato l'8 novembre del 2005, l'ottava volta dal 2004. Secondo fonti locali, anche durante l'ultima detenzione il vescovo ha subito interrogatori e pressioni per aderire all'Associazione Patriottica (AP).

A fine maggio alcune agenzie avevano diffuso la notizia della sua liberazione. In realtà – come riferito allora ad AsiaNews da diverse fonti locali –il vescovo era ancora prigioniero: era stato semplicemente ricoverato per cure urgenti in un ospedale dell'Hebei, piantonato da 6 poliziotti giorno e notte.

Mons. Jia,  70 anni, è vescovo dal 1980 e ha già trascorso 20 anni in prigione. Egli è a capo di una delle diocesi più vive dell'Hebei, la zona a più alta concentrazione di cattolici, con circa 1 milione  e mezzo di fedeli. Vive quasi sempre agli arresti domiciliari. Non essendo riconosciuto dal governo, egli non potrebbe esercitare il suo ministero. Per questo, prima di grandi feste religiose (Natale, Epifania, Pasqua, Pentecoste, l'Assunta) egli viene rapito e costretto a subire indottrinamento per prevenire celebrazioni e raduni di cristiani sotterranei.

Talvolta, in occasioni di importanti riunioni del Partito, o di visite dall'estero di capi di stato e personalità, viene segregato in luoghi sconosciuti. Nel '99, per prevenire la sua attività evangelizzatrice, la polizia ha proibito al vescovo di mantenere aperto un orfanotrofio per bambini abbandonati ed handicappati. Ma poi ha dovuto concedere il permesso a causa della pressione internazionale. Il vescovo mantiene a sue spese e in casa sua circa 100 bambini disabili.

Nel novembre del 2005, in concomitanza con l'arresto di mons. Jia, sono stati arrestati alcuni sacerdoti della chiesa di Zhengding. Una fonte di AsiaNews da Zhengding afferma che la liberazione del vescovo è dovuta "alle vostre preghiere e denunce attraverso i media".

Di recente il Parlamento Europeo ha chiesto la sua liberazione, assieme a quella di altri 6 vescovi sequestrati. In passato anche il Vaticano ha protestato con la Cina per l'arresto di mons. Jia Zhiguo.