L'Iran sta diventando il padrone della Siria

Si moltiplica la presenza a tutti i livelli di istituzioni e persone che fanno riferimento a Teheran. Il processo di "iranizzazione" è frutto dell'isolamento politico di Damasco, oltre che dell'azione dei mullah.


Roma (AsiaNews) – Un patto militare di difesa, banche e imprese iraniane che si moltiplicano, centinaia di funzionari "laici" sostituiti da "religiosi", la televisione di Teheran che arriva in tutte le case, Guardie della rivoluzione che garantiscono la sicurezza del presidente Assad, sempre più donne velate, crescono le conversioni allo sciismo. Sono alcuni dei segni di una trasformazione in atto in Siria, una "iranizzazione" strisciante frutto dell'isolamento politico di Damasco e dell'azione di Teheran. E' quanto sostiene Amir Taheri, scrittore e giornalista iraniano emigrato negli Usa, in un articolo del New York Post, intitolato "Come l'Iran diventa il padrone della Siria", del quale AsiaNews fa qui una sintesi.

Anche se un asse Teheran-Damasco esiste fin dal 1980, quando l'Iraq attaccò l'Iran, il vecchio presidente Hafez al-Assad ha sempre conservato da un lato la sua libertà di azione, anche mantenendo contatti con gli Usa, e dall'altro ha tutelato la "laicità" del suo Paese, guidato da un partito, il Baath di ispirazione nazionalista araba e socialista. Così ci sono stati massacri di gruppi fondamentalisti islamici in Siria, la creazione del movimento libanese di Amal in risposta alla formazione del filo-iraniano Hezbollah, ma anche il rifiuto opposto alla richiesta iraniana di non includere donne negli incontri ufficiali con sue delegazioni o di non offrire alcol nelle stesse occasioni.

Ora la situazione appare radicalmente cambiata, frutto dell'impegno di Teheran ad "iranizzare" la Siria, per tenere l'America fuori dal Medio Oriente, cancellare Israele dalle mappe e creare una superpotenza islamica con al centro l'Iran.

La prima fase di questa campagna è stata rappresentata dall'allontanamento di centinaia di quadri, anche di alto livello, del partito Baath, considerati ostili al khomeinismo, sostituiti da persone "con maggiore sensibilità islamica". Molti di questi sono diplomatici, militari, agenti che hanno prestato servizio in Iran. Il timore del presidente Assad di cospirazioni da parte degli esclusi, alcuni dei quali alleatisi con gli oppositori del regime, ha aperto lo porte agli uomini della sicurezza iraniana. Fonti di Damasco sostengono che uomini delle Guardie della rivoluzione iraniana fanno parte delle guardie del corpo di Assad.

L'azione iraniana è stata facilitata istillando il timore che la Siria potesse rientrare tra gli obiettivi di un cambio di regime voluto dall'America e dall'isolamento col quale i Paesi arabi moderati hanno circondato Assad dopo l'assassinio del primo ministro libanese Rafic Hariri, nel quale la Siria è ritenuta coinvolta.

L'isolata Siria ha così concesso a giugno a Teheran quel patto di difesa che non aveva mai voluto firmare con Mosca ai tempi della sua alleanza con l'Urss. Con il risultato che l'Iran ha accesso diretto nelle strutture militari siriane e che sono cresciute le presenze di personale iraniano.

Sono numerosi anche gli altri segnali del processo di penetrazione di Teheran:

- l'Iran ha incrementato le borse di studio per i siriani, comprese quelle per la formazione militare, portandole dalle 200 del 2001 alle 3mila e più di quest'anno.

- E' stato tolto il divieto di istituire centri culturali iraniani fuori Damasco. Dallo scorso settembre, 17mila siriani stanno studiando il persiano e "la filosofia dell'imam Khomeini".

- Centinaia di compagnie iraniane sono attive in Siria e danno lavoro a decine di migliaia di persone di un Paese affetto da disoccupazione. Si ritiene che l'Iran sia divenuto il secondo partner economico della Siria, dopo l'Ue.

- La Siria ha allargato il numero dei pellegrini ammessi a recarsi al santuario sciita di Zeynabiah, portandolo da 150 a mille al giorno.

- Le televisioni e le radio iraniane, trasmesse in arabo, posso essere ricevute in tutte le case siriane. Gli altri media non siriani sono banditi.

- Ora sono 41 le opere sociali iraniane che possono operare in Siria: sul modello di Hezbollah e Hamas offrono servizi sanitari, scuole e agenzie di prestiti.

- Le donne e gli uomini che vestono secondo lo stile iraniano ricevono doni e hanno un trattamento preferenziale nelle assunzioni da parte delle imprese iraniane.

- E' stato tolto il bando contro le conversioni allo sciismo: centinaia di mullah iraniani sono presenti in Siria: ci sono racconti di conversioni di massa anche tra gli Alawiti, gruppo al quale appartiene lo stesso Assad.