Delhi, Indian Social Forum, per "costruire un mondo migliore"
di Nirmala Carvalho

Si è aperto ieri l'evento che riunisce per 5 giorni organizzazioni laiche e cattoliche impegnate nell'affrontare le sfide più urgenti della società indiana come il nucleare e la crescita delle forze fondamentaliste.


Delhi (AsiaNews) – Si è aperto ieri a Delhi l'India Social Forum, incontro di organizzazioni cattoliche e laiche che "cercano di proporre una visione diversa della globalizzazione, che deve abolire il sistema delle caste, la militarizzazione e la violenza settaria".

L'incontro di quest'anno dura 5 giorni ed ha come tema "Costruire un altro mondo: visioni per il futuro".

Uno dei relatori, il gesuita Cedric Prakash, spiega ad AsiaNews che "l'incontro indiano rappresenta un punto di unione per coloro che credono nella possibilità di un mondo migliore". Il sacerdote sottolinea che l'incontro "ha una particolare importanza per noi, dato che si concentra su temi prettamente indiani come il nucleare, i mega-progetti che distruggono ecosistema e comunità locali e soprattutto la crescita di forze fondamentaliste all'interno del Paese".

Il p. Prakash aggiunge che "riunire insieme gli emarginati della società indiana, come dalit ed adivasi, rappresenta una sfida a quei poteri che cercano in maniera sistematica di mantenere le masse povere ed indifese per sfruttarle meglio".

L'intervento del gesuita all'incontro avrà come tema la carneficina del Gujarat, scontro interreligioso del 2002 che ha visto la morte di 2mila musulmani per mano dei nazionalisti indù, e lo stato attuale delle indagini.

Nel testo si legge che "nonostante l'ampio risalto di questo terribile episodio, continua il boicottaggio sociale ed economico non solo contro i sopravvissuti, ma contro le minoranze in generale. Il Gujarat rimane una sorta di test per tutti coloro che credono in valori secolari come democrazia e libertà. Esso serve a scuotere la coscienza della società civile e dello Stato".