Per Natale cresce il rischio attentati contro i cristiani
Allarme bomba presso una radio cristiana di Jakarta. Oltre 18mila poliziotti per sorvegliare luoghi religiosi nella Capitale. Alta l’attenzione anche a Poso.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Minaccia di attentato contro una radio cristiana di Jakarta, mentre nell’intero Paese le autorità aumentano la sorveglianza sui luoghi e le comunità cristiane, per paura di attentati in occasione del Natale.

Nel primo pomeriggio del 16 dicembre la redazione di Radio Pelita Kasih ha ricevuto la minaccia telefonica che c’era una bomba. Polizia e artificieri hanno subito ispezionato l’intero edificio, in Dewi Sartika nella zona orientale di Jakarta, ma l’allarme era infondato. La radio trasmette canti religiosi e insegnamenti cristiani.

Intanto il 18 dicembre il colonnello Ketut Untung Yoga, portavoce della polizia, ha detto che per le feste natalizie oltre 18mila poliziotti sorveglieranno le migliaia di chiese e altri luoghi religiosi di Jakarta, per timore di attentati di estremisti islamici. “I luoghi di devozione sono la nostra priorità”, ha detto Yoga.

Nel 2000 una serie di bombe tra loro coordinate uccisero 19 persone nel periodo natalizio. Il 31 dicembre 2005 un attentato a un mercato nella zona cristiana di Palu (Sulawesi) causò sette vittime. In entrambi i casi la responsabilità è stata attribuita al gruppo Jemaah Islamyah, ritenuto collegato con al-Qaeda.

Nel Paese ci sono stati altri gravi attentati riferiti a Ji: nel 2002 a Bali una bomba in un locale che ha ucciso 202 persone, nel 2003 contro l’hotel J.W. Marriot molto frequentato da turisti occidentali, nel 2004 contro l’ambasciata australiana di Jakarta e nel 2005 di nuovo a Bali.

Sarà disposto maggior controllo anche a Poso, nelle Sulawesi, dove negli ultimi anni ci sono stati numerosi episodi di violenza contro cristiani e dove è ancora alta la tensione per la fucilazione, il 22 settembre, di tre cattolici, ritenuti responsabili per la morte di islamici durante scontri religiosi. Condanna contestata dai cattolici, che ritengono le prove non decisive e il processo non rispettoso dei diritti della difesa.

L’ambasciata Usa a Jakarta ha detto che c’è “una seria minaccia  alla sicurezza degli americani e degli altri occidentali in Indonesia”, spiegando che possibili obiettivi sono alberghi, centri affari, vie di trasporto, luoghi di devozione, scuole, eventi pubblici, vie e luoghi affollati. (PB)