Fa temere brogli il ritardo dei risultati del voto a Teheran
Dal ministero degli interni non è stato diffuso alcun dato. I candidati riformisti temono la possibilità che ci sia manomissione dei risultati elettorali, che dovrebbero essere negativi per ahmadinejad.
Teheran (AsiaNews) – Crescono in Iran le preoccupazioni per possibili manipolazioni dei risultati elettorali per ciò che riguarda, in particolare, le elezioni comunali, svoltesi ormai sei giorni fa, e delle quali ancora non si hanno i dati.
 
Il ministero degli interni, riferisce Rooz, ha permesso solo ad alcuni giornalisti di visitare i centri elettorali di riscontro e, per la prima volta nella storia della Repubblica islamica, il compito di assicurare la sicurezza dei seggi è stato affidato ai Basji, i miliziani islamici, fedelissimi del presidente Ahmadinejad, invece che alle forze regolari della polizia. E il compito di controllare l’andamento elettorale è stato affidato a due dei maggiori esponenti del radicalismo conservatore: Zolghadr, ex comandante dei Basji e Samareh Hashemi, consigliere di Ahmadinajad per gli affari politici.
Già sabato, i giornali moderati pubblicavano stime favorevoli a numerosi candidati riformisti, ma comunque avevano fatto titoli sulla regolarità delle elezioni. E’temad Melli titolava: “Confusione negli scrutini”.
 
Benché notizie sui successi dei riformisti si diffondessero nel Paese già sabato, e in numerose città venissero annunciati i risultati sia del voto per l’Assemblea degli Esperti sia di quello per i consigli municipali, nessuna notizia ufficiale veniva da Teheran. Ciò ha causato preoccupazione tra i riformisti ed i sostenitori dell’attuale sindaco Qalibaf, contrario ad Ahmadinejad.
La mancanza di qualsiasi notizia ufficiale sui risultati dello spoglio a Teheran ha spinto i candidati riformisti a riunirsi davanti al Ministero degli interni. Dal canto loro, funzionari dello stesso dicastero hanno allontanato un gruppo di giornalisti dal centro di esame dello spoglio.
 
Si parla anche di urne perse nelle zone est e sud della capitale.
 
La mancanza di dati spinge i riformisti ad ipotizzare la possibilità di falsare i risultati. Anche perché sembra che i candidati riformisti abbiano avuto buoni risultati in altre città, come Gorgan, Bandar Abbas, Shiraz, Khorram Abad, Sari, Hamedan, Zanjan.
 
Secondo uno dei candidati, “a tutti i costi non vogliono perdere il consiglio comunale di Teheran”.