Ambiente e inquinamento: per i cinesi è il problema più grave
Acqua, aria, cibi inquinati sono "una grave minaccia" per l'80% della popolazione. Verso il governo c'è fiducia, ma anche timore: solo in pochi sono pronti a presentare denunce contro le fonti inquinanti. AsiaNews pubblica un dossier sul problema.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La grave situazione ambientale è la prima preoccupazione per la popolazione cinese. E' quanto risulta da un’indagine in tutto il Paese.

 L’Associazione per la promozione della cultura ambientale in Cina, agenzia controllata dall’Amministrazione per la protezione ambientale dello Stato (Sepa), ha comunicato ieri i risultati di un’indagine condotta nell’intera Nazione. Oltre il 40% degli intervistati indica la “massima preoccupazione” nei problemi dell’ambiente, specie per le conseguenze sugli alimenti.

Più dell’80% dei cinesi considera il cibo contaminato dall’inquinamento come “una grave minaccia” e allo stesso livello è la preoccupazione per l’inquinamento dell’acqua e dell’aria. La degradazione dell'ambiente è uno dei frutti del selvaggio sviluppo industriale prodottosi in Cina negli ultimi 20 anni.

 I dati ufficiali indicano che oltre 320 milioni di contadini non hanno accesso a fonti d’acqua potabile e che circa 190 milioni bevono acqua inquinata. Anche per irrigare i campi spesso è usata l’acqua maleodorante e piena di schiuma di fiumi inquinati, specie quando la siccità fa mancare altre fonti idriche. Questi prodotti alimentari finiscono poi sulle tavole dell’intera Nazione, anche perché esperti dicono che non è possibile notarne la differenza. Anche molti prodotti ittici provengono da zone inquinate.

 E’ risultata invece scarsa la conoscenza e l’attenzione su altri problemi mondiali, come il buco nell’ozono e l’effetto serra. Secondo Yu Jianwei, coautore della ricerca, lo studio ha dimostrato che le persone più informate sui problemi ambientali sono anche più attente a evitare attività nocive. La popolazione – dice Yu – è più attenta ai problemi che vede intorno a sé, come l’inquinamento della propria zona, mentre trascura i pericoli di più ampia portata. Sarebbe opportuna – conclude – una campagna pubblica “per aumentare la sensibilità ambientale”.

 Dallo studio emerge, anche, una non piena fiducia nell’intervento pubblico: oltre il 60% degli intervistati ritiene che il governo centrale sta affrontando “con serietà” i problemi ambientali, ma solo il 16% si dichiara pronto a presentare proteste, “se necessario”.

Da domani AsiaNews comincerà la pubblicazione di un dossier dedicato al grave inquinamento della Cina.