Libero dopo due anni cristiano accusato di blasfemia
di Qaiser Felix
Shahbaz Masih Kaka, disabile mentale, era stato condannato a 25 anni da una Corte di Faisalabad che, secondo il suo avvocato, si era piegata alle richieste della comunità islamica locale.
Faisalabad (AsiaNews) – L’Alta Corte di Lahore ha rilasciato il 19 gennaio scorso Shahbaz Masih Kaka, disabile mentale di fede cristiana, condannato a 25 anni di carcere da una Corte di Faisalabad che lo aveva ritenuto colpevole di blasfemia. I giudici di Lahore lo hanno invece riconosciuto non colpevole e ne hanno ordinato la scarcerazione immediata, visto che l’uomo è già stato in carcere 18 mesi.
 
Khalil Tahir, l’avvocato difensore, spiega ad AsiaNews che “già nel corso del primo processo, la difesa aveva presentato diverse prove che scagionavano Masih dall’accusa di blasfemia, ma il giudice Shahid Rafiq si era inginocchiato davanti alle pressioni della comunità islamica e, il 25 settembre del 2004, lo aveva condannato ad una pena severissima”.
 
Tahir, che guida l’organizzazione cattolica Adal Trust e fornisce assistenza legale gratuita ai bisognosi, aggiunge: “avevamo inoltre presentato prove e certificati medici a sostegno dell’infermità mentale, ma questi sono stati ignorati del tutto”.
 
Masih era stato arrestato nel giugno del 2001 con l’accusa di aver strappato alcune pagine del Corano nel cortile di una scuola islamica. Un religioso musulmano, Qari Mohammed Rafiq, lo aveva portato alla locale stazione di polizia dove aveva testimoniato di averlo visto calpestare i fogli davanti ai ragazzi della scuola.
 
Il pubblico ministero l’aveva incriminato secondo i termini dell'art. 295 comma B del Codice penale - noto come Legge sulla blasfemia - che prevede l'ergastolo per chiunque dissacri i testi sacri dell'islam. La testimonianza è stata in seguito smontata dalla difesa, che ne ha provato l’inattendibilità.
 
Ora, conclude l’avvocato, “la prima cosa da fare è ricoverare Shabhas in un ospedale: dopo che avrà ricevuto le cure necessarie, potrà tornare a casa”.