Pubblicavano vangeli in turco: 4 morti, 3 sgozzati
di Mavi Zambak
Colpita la casa editrice Zirve a Malatya, già da tempo nel mirino di forti minacce. Sospetti su esponenti di formazioni ultranazionaliste, ma c'è chi teme la mano di Hezbollah.

Ankara (AsiaNews) – Oggi, in tarda mattinata a Malatya, una città moderna del sud est della Turchia, c’è stato un attentato alla casa editrice cristiana Zirve. A darne notizia è il giornale Hurriyet sul suo sito web dell’ultima ora. Quattro i morti , 3 uccisi sgozzati, un altro ha cercato invano di salvarsi gettandosi dal balcone del terzo piano della sede dove stava lavorando. Ucciso con un taglio alla gola anche il proprietario della stessa casa editrice.

Il direttore generale Hamza Ozant, ancora sotto shock, si sta recando sul posto per cercare di capire l’accaduto. Nell’intervista rilasciata afferma che la casa editrice, aperta al pubblico un anno fa, in precedenza aveva già ricevuto forti minacce e i suoi dipendenti avevano chiesto protezione alla polizia. A dar fastidio soprattutto la pubblicazione di testi cristiani e la distribuzione e diffusione di vangeli. Commenta di non sapere concretamente il contenuto delle minacce e neppure da chi fossero rivolte, ma il sospetto è su esponenti ultranazionalisti inaspritisi ancor di più dopo l’uccisione del giornalista turco armeno Dink Hrant, guarda caso nativo proprio di Malatya; come pure l’attentatore di Giovanni Paolo II, Mehmet Ali Agca.

La polizia sta indagando per cercare i colpevoli di un gesto così efferato. Per la modalità dell’attacco, uno dei responsabili di Zirve a Istanbul sospetta che vi sia la mano di Hezbollah: mai prima d'ora si era visto legare, bendare e sgozzare vittime di attentati. Zirve è della Società laterale della Chiesa presbiteriana, che si occupa della formazione di giovani. Le case editrici protestanti rimangono le uniche nel Paese che pubblicano testi religiosi e di cui anche gli stessi cattolici si servono per proprie pubblicazioni.