Jaipur, missionario picchiato davanti alla famiglia ed alle telecamere
Un gruppo di fondamentalisti indù, appartenenti al Vishwa Hindu Parishad, ha attaccato un missionario cristiano senza alcun motivo. Gli aggressori avevano invitato la televisione locale a riprendere la violenza, ma nonostante questo la polizia “non ha alcun sospetto”:
Jaipur (AsiaNews/Icns) – A poche centinaia di metri dalla casa del primo ministro del Rajasthan, un gruppo di fanatici indù ha attaccato ieri un missionario cristiano, davanti alla sua famiglia ed alle telecamere di una televisione locale. La polizia, intervenuta dopo che gli assalitori erano andati via, dice di “non aver alcun sospetto”.
 
I fanatici appartengono tutti al Vishwa Hindu Parishad [Vhp, formazione composta da nazionalisti indù ndr]: prima di assalire la casa del missionario, hanno invitato le telecamere di una televisione locale a riprendere il loro gesto, e poi se ne sono andati indisturbati.
 
Il missionario, Walter Massey, è al momento ricoverato nell’ala emergenze dell’ospedale Sawai Man Singh, a Jaipur. L’uomo guidava una piccola comunità cristiana, la Masihi Sanghti.
 
Secondo la testimonianza della moglie e di altre persone presenti al momento della violenza, tre giovani si sono presentati ieri davanti alla porta del missionario ed hanno chiesto di parlare con lui. Quando Walter è uscito, ai tre si è unito un gruppo di fanatici che hanno iniziato a picchiarlo con mazze di acciaio e bastoni. Infine, lo hanno derubato.
 
I circa 20 assalitori, alcuni a viso coperto, hanno continuato a picchiare il missionario nonostante fossero usciti di casa anche la moglie ed ai figli piccoli, tutti nel panico.
 
Il Rajasthan è uno degli Stati più integralisti di tutta l’Unione indiana. Qui - dove i cristiani rappresentano lo 0,11 % della popolazione, i musulmani l'8 % e gli indù l'89 % - si verificano sempre più spesso attacchi violenti alle minoranze, quasi sempre impuniti.