Sanguinosi scontri tra Sikh e Dera Sacha Sauda nel Punjab
La rivolta dei Sikh contro i Dera Sacha Sauda (Dss) ha fatto registrare finora un morto e diversi feriti. I Sikh accusano di blasfemia il leader dei Dss apparso in una pubblicità vestito come il decimo Guru Sikh. Il primo ministro del Punjab ha subito incontrato il ministro dell’Unione e chiesto l’intervento dell’esercito.

Mumbai (AsiaNews) – Una persona uccisa e diversi feriti è il bilancio dello scontro avvenuto nel Punjab tra la setta Sikh, i sostenitori del Dera Sacha Sauda (Dss) e altri gruppi. Il conflitto è scoppiato quando Gurmeet Ram Rahim Singh, leader dei Dera Sacha Sauda, è apparso in alcuni annunci pubblicitari vestito come il Guru Gobind Singh, decimo Guru Sikh. Il leader dei Dss è stato accusato di blasfemia dal gruppo Sikh e le sue effigi sono state date alle fiamme.

Il primo ministro del Punjab, Parkash Singh Badal, ha subito incontrato i diversi partiti politici, ha parlato con il ministro dell’unione Shivraj Patil e ha chiesto l’intervento di 50 compagie dell’esercito nazionale.

Per quattro giorni il Punjab è stato teatro di scontri e violenze. A Salawatpur 15 persone sono state ferita da armi da fuoco. Oltre 25mila Sikh si sono radunati nei pressi di Salabetpura, roccaforte dei Dss dove pare ci fossero 3mila persone, e hanno appiccato degli incendi. La polizia ha fatto sapere che gli ultimi cinque insediamenti dei Dss sono stati assaltati nel distretto di Bathinda.

Mentre la folla rientrava dalla cittadina religiosa di Talwandi Sabo Gurdwara vicino Bathinda, i cinque più importanti sacerdoti Sikh si sono incontrati e hanno lanciato al governo un ultimatum. Se i Dss non verranno fermati entro il 20 maggio, i Sikh attaccheranno il gruppo rivale. Nel timore, quindi, che l’insediamento Dss di Malwa possa essere preso d’assalto, la polizia ha chiesto di evacuarlo. L’ufficio stampa del primo ministro ha lanciato un appello chiedendo di fermare ogni manifestazione violenta . (NC)