Assam: i militanti Ulfa uccidono ancora
di Nirmala Carvalho
Armati del Fronte unito per la liberazione dell’Assam (Ulfa) hanno ucciso Rohini Gogoi, insegnante di una scuola hindi. Nell’Assam gli Ulfa combattono dal 1979 per l’indipendenza. Negli ultimi mesi hanno ucciso oltre 70 migranti di lingua hindi nell’intero Paese.

New Delhi (AsiaNews) – Militanti del Fronte unito per la liberazione dell’Assam (Ulfa) hanno sparato ieri a un insegnante del distretto Tinsukia. Uno dei militanti è stato preso e linciato dalla gente. Mentre si recava a lavoro, Rohini Gogoi - che insegnava nella scuola hindi Koilashpur - è stato fermato da due giovani e freddato con un colpo di pistola. L’insegnante viveva a Tinali Nagaon con la moglie e una figlia di quattro anni. “Tutto è accaduto in un baleno ha detto un collega di Gogoi - gli studenti stavano pregando quando hanno sentito i colpi di pistola”.

La polizia non sa ancora perché l’Ulfa abbia ucciso Gogoi, ma secondo alcune voci l’insegnante aveva rifiutato di diventare un militante. Amitav Sinha, sovrintendente della polizia,  ha detto  che “le violenze degli Ulfa sono frequenti, soffocano ogni resistenza e offrono promozioni e denaro a chi uccide gli hindi. Ma adesso la gente si sta ribellando”. Il sovrintendente ha anche detto che è proprio la resistenza sempre maggiore della popolazione, a spingere l'Ulfa a queste esecuzioni.

Padre Tom Mangattuthazhe, impegnato in inziative di pace nell' Assam, commenta ad AsiaNews “Le ragioni di questo assassinio non sono ancora chiare, ma esso ha seminato il panico tra la gente. Tuttavia sempre più persone considerano l’Ulfa una banda di disperati disposta ad ogni cosa pur di continuare la sua campagna di terrore. La gente è presa fra due fuochi, quello delle forze di sicurezza e  quello dei militanti. Tutto ciò è molto simile a quanto è successo tempo fa ad Hyderabad e Mumbai. Ma proprio là la gente ha cominciato a ribellarsi e vi sono stati esempi eroici . A Hyderabad e Mumbai dopo gli attentati  terroristi non si è diffusa la violenza perchè gruppi della società civile hanno lavorato giorno e notte per prevenirla.  Nel nord est ciò non avviene ancora a causa dell’analfabetismoe a causa di problemi sociali non risolti, che il governo deve affrontare”.

“Anche le forze di polizia – prosegue padre Tom -  devono ripensare al loro stile di lavoro: girano con le armi più sofisticate, ma non riescono ad arrestare i militanti. Finora, la gente per paura accetta anche di dare ospitalità ai guerriglieri. Ma la resistenza cresce. Ne è un esempio, quest’insegnante assassinato . Questo crimine così crudele spingerà la gente a isolare i militanti Ulfa, attivandosi per l pace”.

Nell’Assam dal 1979 numerosi gruppi, quale il Fronte unito per la liberazione dell’Assam, combattono per l’indipendenza. Le trattativa tra l’Ufla e il governo indiano si sono interrotte a settembre, dopo una tregua di 6 settimane. L’Ufla ha ripreso le sue violenze e ha ucciso oltre 70 migranti di lingua hindi nell’intero Assam.