Oltre 55mila persone vegliano in memoria delle vittime di Tiananmen
Come ogni anno, si sono riuniti al Victoria Park decine di migliaia di manifestanti che hanno ricordato i morti del 1989. Nuove critiche a Ma Lik, il deputato pro-Cina che ha definito Tiananmen un’invenzione, e condanne per Pechino che ritarda le riforme politiche di Hong Kong.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Oltre 55mila persone hanno ricordato ieri notte ad Hong Kong le vittime del massacro di piazza Tiananmen. L’Alleanza a sostegno dei movimenti democratici cinesi, che ha organizzato l’evento, ha sottolineato che il dato rappresenta un forte aumento rispetto alla partecipazione degli ultimi due anni.
 
Uniti dal risentimento contro Ma Lik, il deputato pro-Pechino che ha definito i moti di piazza “un’invenzione”, i manifestanti hanno vegliato in silenzio per buona parte della notte, mantenendo accese migliaia di candele.
 
In apertura sono stati fatti sfilare sul palco allestito nel Victoria Park i nomi e le fotografie delle vittime della repressione ordinata da Deng Xiaoping. Subito dopo ci sono stati i discorsi degli organizzatori. Szeto Wah, veterano della manifestazione, ha detto: “Ma Lik e quelli come lui, che hanno insultato le vittime di Tiananmen, finiranno nella spazzatura”. Con la luce delle candele, ha aggiunto, “ricordiamo i corpi dei morti e le scene di sangue avvenute diciotto anni fa a Pechino. Alziamo in alto le nostre torce e condanniamo queste dichiarazioni che cercano di modificare la realtà e vanno contro le coscienze di tutti noi”.  Wah si è poi scagliato contro la leadership cinese, colpevole di non mantenere le promesse fatte alla popolazione di Hong Kong: “Le autorità di Pechino cercano in tutti i modi di evitare le riforme politiche. Il suffragio universale che ci hanno promesso si trova davanti a ritardi e difficoltà. Chiediamo con forza il ritorno del potere al popolo”.
 
In un messaggio registrato, Li Xuewan (80 anni, che ha perso il figlio Yuan Li durante la repressione del 1989) ha detto: “E’ un sollievo vedere che Hong Kong continua senza tregua a ricordare le vittime di quel massacro”.