Sì al santuario mariano di Madhu come “Zona di Pace”
di Melani Manel Perera
Il presidente Rajapakse, in un incontro con i vescovi cattolici, accetta la proposta della Chiesa per garantire la sicurezza dei pellegrini al più famoso santuario mariano dello Sri Lanka. La gioia dei cristiani, ma anche di buddisti e indù, che sperano “queste parole di pace non rimangano vuote”, ma si trasformino in azioni concrete.

Colombo (AsiaNews) – Non solo cattolici, ma anche buddisti e indù, tamil e sinagelesi, accolgono con favore le dichiarazioni del presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapakse, sull’istituzione di una “Zona di pace” intorno al più famoso santuario mariano del Paese, quello di Madhu, almeno durante le principali festività dedicate durate l’anno alla Madonna. La proposta era stata avanzata dalla Chiesa locale dopo l’inasprirsi del confronto militare tra esercito e ribelli delle Tigri tamil nell’area. Il santuario è situato in una foresta nella diocesi di Mannar, 220 km a nord della capitale, attualmente nell'area controllata dai ribelli e quindi irraggiungibile dai pellegrini.

Secondo il settimanale cattolico in singalese, Ganartha Pradeepaya, Rajapakse ha garantito impegno per il progetto della “Zona di pace” in occasione del suo recente incontro, il 29 maggio, con alcuni vescovi del Paese. La delegazione cattolica che ha parlato con il capo di Stato era composta dall’arcivescovo di Colombo mons. Oswald Gomis, mons. Rayappu Joseph, di Mannar, mons. Valence Mendis, di Chilaw e p. Ranjith Madurawela, direttore generale delle scuole cattoliche dell’arcidiocesi della capitale. “Il governo ha fatto i passi necessari per la sicurezza dei pellegrini” ha riferito il presidente ai leader cattolici.

Se la “Zona di pace” a Madhu verrà istituita in tempi brevi – commentano alcuni cattolici del posto - migliaia di pellegrini potranno partecipare all’annuale pellegrinaggio alla Madonna di Madhu il 15 agosto, festa dell’Assunzione. L'antica statua di Maria che vi è conservata è oggetto di profonda devozione. Dopo la firma del cessate-il-fuoco nel 2002, centinaia di migliaia di persone hanno cominciato a visitare il santuario in occasione delle principali festività a luglio, agosto e ottobre. “Sono felice di sentire che il presidente garantirà la sicurezza dei fedeli durante le feste tradizionali  al santuario di Madhu – dice un lettore del Pradeepaya – ma spero che si impegni affinché la ‘Zona di Pace’ diventi una realtà durante tutto l’anno; ad ogni modo, come cattolici, apprezziamo il suo impegno”.

Prima che iniziasse questa”insensata guerra” Philomina Kannangara, 78 anni, era devota da 30 anni alla Madonna di Madhu. Ad AsiaNews confida i suoi ricordi di quando “tutta la famiglia si recava in pellegrinaggio al santuario: era un momento di grande gioia e unione”. “Ora almeno potrò tornarvi per l’ultima volta prima di morire” aggiunge la donna tamil. Anche L.K. Karunarthna, buddista di Colombo, apprezza le “parole di pace” di Rajapakse, ma sottolinea: “Speriamo non siano solo dichiarazioni vuote”.

Nel novembre 1999 il santuario di Madhu ha subito danni durante scontri in cui morirono 35 persone. Negli anni ’90 il santuario è stato un campo profughi per migliaia di civili tamil.