Israele apre il tunnel di Erez per un "numero ristretto" di palestinesi
Centinaia di palestinesi sono ammassati da giorni nel tunnel che collega la Striscia ad Israele, in attesa di fuggire da Hamas. “Ragioni di sicurezza” hanno spinto finora la autorità israeliane ad impedire il passaggio. La grave crisi umanitaria costringe a rivedere i piani.

Gaza (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità israeliane permetteranno il passaggio di un numero limitato fra le centinaia di palestinesi bloccati da giorni nel tunnel di Erez, in fuga dalla Striscia di Gaza nelle mani del movimento islamico di Hamas. Secondo le ultime stime si tratta di circa 600 persone che chiedono di raggiungere Israele e da lì la West Bank, controllata dal nuovo governo di emergenza retto da Fatah. Da 5 giorni al valico che collega i due territori palestinesi, passando per Israele, si sono ammassate numerose persone in fuga; le critiche condizioni igienico-sanitarie e la mancanza di cibo fanno già parlare di crisi umanitaria. Uomini, donne, anziani, bambini, scappano dall'isolamento di Gaza, dalla penuria di generi alimentari, da ospedali privi di tutto, dalla possibile mancanza di benzina. Molti lamentano l’indifferenza del presidente Abu Mazen, che si sarebbe preoccupato solo dei dirigenti di Fatah e dei capi servizi di sicurezza, dimenticando le persone comuni in fuga dal movimento islamico.

 

Per lo più sono persone disperate: lasciano dietro di loro i militanti di Hamas, pronti – dicono – ad ucciderli se faranno ritorno, ma si trovano poi davanti alle forze israeliane, che per “ragioni di sicurezza” impediscono l’uscita dal tunnel. “Stiamo dando loro cibo e acqua - riferisce il maggiore Peter Lerner della Israeli Defence Force (IDF) – ma ci aspettiamo che tornino indietro”. L’aggravarsi nelle ultime ore della crisi umanitaria, ha però spinto il ministro israeliano della Difesa, Ehud Barak, a permettere il passaggio almeno di alcuni palestinesi. Finora non sono noti né il numero stabilito, né i criteri secondo i quali concedere l’ingresso in Israele per cure mediche. Dal canto suo la Croce Rossa internazionale ha chiesto con urgenza rifornimenti di medicinali per Gaza, dove si stima vi siano circa 500 ricoverati per le ferite riportate nelle violenze della settimana scorsa.

Stamattina intanto, nei primi scontri fra truppe israeliane e Hamas, da quando questa ha preso il controllo della Striscia, sono stati uccisi almeno 4 palestinesi.