L’ex presidente del Kmt corre per le presidenziali, promette la crescita dell’economia
Il Kuomintang ha nominato ieri in maniera ufficiale Ma Ying-jeou, ex sindaco di Taipei, come proprio candidato alle prossime elezioni presidenziali, previste per il marzo del 2008. Ma promette una crescita economica del 6 %, in caso di elezione.
Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Il Partito nazionalista di Taiwan (Kuomintang, Kmt) ha nominato ieri in maniera ufficiale il proprio candidato alle prossime elezioni presidenziali, previste per il marzo del 2008: si tratta dell’ex sindaco di Taipei, Ma Ying-jeou, che avrà come vice-presidente l’ex premier Vincent Siew Van-chang.
 
Dopo aver accettato l’investitura, ufficializzata nel corso del congresso nazionale del Partito a Taoyuan, Ma ha detto di voler rispettare lo spirito della Costituzione di Taiwan: “Lascerò che il Partito, o l’alleanza politica, che vince le elezioni decida il prossimo gabinetto di governo, nello spirito della Costituzione e della leadership doppia”.
 
Ma, 56 anni, ha studiato ad Harvard, dove si è laureato in Legge. Ha ricoperto le cariche di presidente del Kmt e quella di primo cittadino della capitale, che gli è però costata un’incriminazione per corruzione, ancora non risolta. In caso di vittoria del Partito democratico alle elezioni legislative, ha assicurato, “darà la carica di primo ministro ad uno dei loro leader”.
 
Inoltre, Ma ha annunciato di voler far crescere l’economia di Taiwan del 6 %. Dipingendo una situazione finanziaria rosea, il candidato nazionalista ha definito l’isola una delle più competitive nazioni asiatiche: “Ci aspettiamo di arrivare ad una crescita del 6 % sin dal 2008, ad un guadagno pro-capite di 20mila dollari entro il 2011 e la creazione di 100mila posti di lavoro. La disoccupazione scenderà al di sotto del 3 %”.
 
Ker Chien-ming, capo del legislativo del Partito democratico progressista, ha definito la candidatura di Ma “una campagna del linguaggio”, che di base non significa nulla. Lo sfidante democratico alle presidenziali, l’ex premier Frank Hsieh Chang-ting, ha definito le promesse dell’avversario “uno slalom elettorale, teso a sviare gli elettori tramite parole vuote”.
 
Eppure, anche Hsieh ha promesso un governo di coalizione nel caso venga eletto senza la maggioranza dei democratici alle legislative. A differenza di Ma, però, ha sottolineato che farà di tutto per portare nella sua coalizione i partiti di minoranza e gli indipendenti. In questo modo, ha concluso, gli sarà possibile governare realmente.