Mettere in pratica l’invito di papa Francesco “Non amiamo a parole ma con i fatti”. L’esempio delle quattro missionarie uccise ad Aden, in Yemen, dagli estremisti. “La fede e fiducia nell’amore di Dio che è più grande di tutte le forze aggressive del mondo le hanno trasformate da vittime del buio a figlie della luce”.
Francesco ha ricevuto un gruppo di ambasciatori, tra i quali i rappresentanti di India, Yemen e Azerbaijan. “Le forze centrifughe che vorrebbero dividere i popoli non sono da ricercarsi nelle loro differenze, ma nel fallimento nello stabilire un percorso di dialogo e di comprensione come il più efficace mezzo di risposta a tali sfide”.
Dietro la scelta, i timori per le minacce di Pyongyang, ma anche Hokkaido. Interpellate 150mila persone.
““È il Dio grande che si fa piccolo e nella sua piccolezza non smette di essere grande. E in questa dialettica grande è piccolo: c’è la tenerezza di Dio”. Che si manifesta nelle piaghe. “Le mie piaghe, le tue piaghe, quando si incontra la mia piaga con la sua piaga. Nelle loro piaghe siamo stati guariti”.
Il 69% morto per colpi di arma da fuoco, il 9% per incendi dolosi, il 5% per pestaggi a morte. Tra le vittime anche 730 bambini di età inferiore ai cinque anni. Secondo la Croce Rossa, sono 300mila i Rohingya rimasti in Myanmar. Giovane buddista nativo del Rakhine: “La crisi trattata dai media in modo fazioso”.
Cai Qi, amico di Xi Jinping, fa visita al quartiere Chaoyang. Intanto continua la campagna di cacciare la “popolazione più bassa” e distruggere i loro quartieri. Un altro incendio in una fattoria ha fatto cinque morti e otto feriti. Si teme che la campagna di “pulizia” si attui anche a Shanghai, Guangzhou, Shenzhen.