Francesco ha incontrato sacerdoti, consacrati e movimenti laicali e “dedicato” l’altare della Cattedrale. “La stanchezza della speranza” che colpisce le comunità “sarà guarita e godrà di quella «particolare fatica del cuore» quando non temerà di ritornare al luogo del primo amore e riuscirà ad incontrare, nelle periferie e nelle sfide che oggi ci si presentano, lo stesso canto, lo stesso sguardo che suscitò il canto e lo sguardo dei nostri padri”.
Durante l’occupazione dello Stato islamico, il prelato ha sostenuto gli sfollati della piana di Ninive. Ha salvato dalla distruzione parte del patrimonio culturale (cristiano e non) di Mosul. Patriarca caldeo: “Riconciliazione e fiducia i fattori su cui dovrà insistere”.
Alla festa di san Gregorio di Nazianzo, il patriarca ecumenico difende la sua decisione di concedere l’autonomia alla Chiesa ucraina e rivendica il ruolo di “primus inter pares” e di Chiesa madre dell’ortodossia.
Francesco ha ricordato “il cammino di Gesù” che continua in una società che consuma e si consuma, che ignora e si ignora nel dolore dei suoi fratelli”. “Si prolunga nel dolore occulto e che fa indignare di quanti, invece di solidarietà, da parte di una società piena di abbondanza, trovano rifiuto, dolore e miseria, e per di più vengono indicati e trattati come portatori e responsabili di ogni male sociale”.
Oltre 2 milioni di cittadini hanno votato per la ratifica della Bangsamoro Organic Law (Bol). La nuova Regione autonoma di Bangsamoro nel Mindanao musulmano (Barmm) comprenderà anche Cotabato City. I cittadini di Isabela City si sono opposti all’inclusione. Musulmani arrivati al voto divisi; dai leader cattolici sostegno al progetto autonomista.
Il nome di p. Prakash Damor non compare nel biglietto che la vittima ha scritto prima di impiccarsi. La polizia però lo ha arrestato proprio per quel messaggio. La studentessa era molestata da tre giovani, che avevano anche minacciato di rapirla.