Originari di Mindanao, si trasferiscono a Luzon in cerca di un futuro migliore. Vengono trattati come schiavi da un uomo d'affari cinese senza scrupoli. Decidono di scappare nella notte. Non tutti riescono ad abbandonare la loro prigione.
Il rampollo della famiglia Gandhi-Nehru ha perso le elezioni generali di quest’anno. Nel suo messaggio d’addio sottolinea che tutti nel partito “devono assumersi le responsabilità”. L’accusa: “Non abbiamo combattuto contro un partito. Piuttosto, abbiamo combattuto contro la macchina dello Stato. Ogni istituzione era assoldata contro l’opposizione”.
Lo Shawala Teeja Singh Temple si trova in Circular Road. Il via libera è stato dato dal premier Imran Khan e dal presidente del fondo governativo che gestisce le proprietà degli sfollati. Nel 1947, con l’improvvisa partizione tra India e Pakistan, milioni di indù e sikh scapparono in fretta dal Punjab, lasciando numerosi beni.
Nella baraccopoli Musahar vivono 55 famiglie. Un mix di stereotipi, superstizione ed emarginazione impediva alle donne incinte di ricevere cure mediche. La comunità si affidava a sciamani che effettuavano rituali dietro lauto pagamento. Lenin Raghuvanshi: “Sono tornate le infermiere che fanno i vaccini e di sporcizia non muore più nessuno”.
L’Agenzia metereologica: “Proteggere le proprie vite e scappare il prima possibile”. La prefettura di Kagoshima teme disastri su vasta scala e chiede l’aiuto dell’esercito. Le precipitazioni si protrarranno fino alla tarda mattinata di domani.
I due alti funzionari sono accusati di negligenza: non avrebbero trasmesso le allerte terrorismo diramate dai servizi segreti indiani. Al contrario, essi accusano il presidente Sirisena: “Non ha mai preso sul serio i nostri avvertimenti”.