Per mons. Arshad, presidente dei vescovi pakistani, la mossa dell’India creerà “molti problemi per la pace nell’Asia del Sud e nel mondo”. L’Onu domanda “massima moderazione”. Tentativi per disinnescare la crisi.
I bambini che frequentano scuole in lingua tamil o mandarino potranno scegliere se studiare il khat. Il ministero dell'Educazione voleva renderlo obbligatorio alle elementari. I critici avevano accusato l’esecutivo di voler “islamizzare” l’istruzione. Nel Paese, le politiche identitarie giocano un ruolo importante.
Il clima è stato cordiale e disteso. Zelensky, di fede ebraica, si mostra attento alle aspettative degli ucraini, pur conservando una certa neutralità nei confronti delle problematiche ortodosse. Le 12 Chiese ortodosse non hanno seguito Mosca nel rompere la comunione con Costantinopoli.
Per il World Resources Institute, fra le nazioni a rischio troviamo Qatar, Israele, Libano, Iran e Giordania. Essi prelevano oltre l’80 per cento delle proprie risorse totali di acqua. Periodi di siccità prolungati e temperature sempre più elevate si sommano a uno scarso investimento nel riutilizzo delle acque reflue. Limitare gli sprechi per scongiurare la catastrofe.
Gli Stati più colpiti sono Kerala, Maharashtra e Karnataka. Previste forti precipitazioni anche nelle prossime 24 ore. Mons. Derek Fernandes, vescovo di Belgaum: “La Chiesa in prima linea per salvare vite. Chiediamo preghiere e solidarietà di ogni tipo”. A Bangalore, il card. Gracia incontra i vescovi locali e coordina gli aiuti.
Marcia dei cattolici in Central. Il vescovo ausiliare chiede ai poliziotti di essere più “professionali” e ai giovani di rinunciare alla violenza. Ribadite le richieste della società civile: cancellare in modo definitivo la legge sull’estradizione e avviare un’inchiesta indipendente sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia.