Il 25 giugno 2020 ricorrerà il 70mo anniversario dell’inizio della Guerra di Corea. Per l’occasione, i vescovi sudcoreani hanno annunciato una campagna nazionale di preghiera per la pace. Dal prossimo primo dicembre e per un anno, tutte le diocesi del Paese sono invitate a celebrare una messa. Il vescovo di Daejeon: “La pace in Corea arrivi con il dialogo, l'incontro, l'ascolto reciproco ed un cammino comune”.
La testimonianza di Khalf Rasho Younis, originario di Sinjar e oggi rifugiato nel Kurdistan irakeno. La scomparsa del “Califfo” una “gioia parziale”, perché ancora oggi vi sono “migliaia di al-Baghdadi”. Abbandonati dalla comunità internazionale, abbiamo “fiducia” nella Chiesa che “opera per tutti”. E un appello: “Non dimenticatevi di noi”.
Dora D’Rozario coniuga il carisma della castità con le proprie doti d’insegnante di catechismo e predicatrice nei ritiri. Nel Paese ci sono 11 vergini consacrate. “Gratuitamente ho ricevuto le mie virtù da Dio e gratuitamente le dono agli altri. Non chiedo di essere pagata e ricevo un piacere illimitato dal donarmi”.
A Palembang si è svolta una competizione canora chiamata Pesparani. Mons. Sudarso ha scelto un leader islamico a capo del comitato organizzativo. L’arcivescovo: “Sviluppare una vera fratellanza tra la popolazione”.
La cerimonia di premiazione sarà il 3 novembre. Il premio quest’anno è andato a individui e associazioni che lottano “contro le moderne forme di schiavitù”. Tra i vincitori, un’indiana che ha salvato 72mila vittime di tratta e una Ong che ha liberato 30mila lavoratori schiavi in Karnataka.
Mons. Zhan Silu ha ordinato p. Giuseppe Chen Ming di Mindong e p. Giovanni Zhang Qingsheng di Minbei. È la prima ordinazione sacerdotale pubblica in 70 anni. Mons. Guo ha preferito non partecipare a causa delle pressioni e delle violenze che i sacerdoti non ufficiali subiscono in questo periodo. Minacce, ricatti e violenze contro i sacerdoti che non accettano di sottoscrivere il documento per l’indipendenza della Chiesa cinese.