“Ci sono tanti, troppi conflitti ancora aperti. Ai responsabili degli Stati diciamo: lavoriamo insieme ad una nuova architettura della pace. Uniamo le forze per la vita, la salute, l’educazione, la pace”. Francesco: “Dio chiederà conto, a chi non ha cercato la pace o ha fomentato le tensioni e i conflitti”.
L’incontro internazionale “Nessuno si salva da solo-Fraternità e Pace” è iniziato con una preghiera separata delle diverse confessioni religiose. Francesco: “Pensare solo a sé è il padre di tutti i mali”. “È una tentazione cruciale – osserva Francesco - che insidia tutti, anche noi cristiani: è la tentazione di pensare solo a salvaguardare sé stessi o il proprio gruppo, di avere in testa soltanto i propri problemi e i propri interessi, mentre tutto il resto non conta. È un istinto molto umano, ma cattivo”.
All’incontro internazionale “Nessuno si salva da solo – Fraternità e pace”, il patriarca ortodosso di Costantinopoli spinge il mondo a superare fondamentalismi e ideologie per riscoprire il mondo come “casa comune” e l’uomo e la realtà come “specchio” di Dio. Questo segna una reale “sovversione”: la fine del “dominio assoluto dell’essere umano sull’intero universo”, e la nascita di una “ecologia come segno della presenza del divino nella creazione”.
È la rivelazione dell’ex capo dell’intelligence. Gli attacchi, compiuti il 21 aprile del 2019 contro chiese e alberghi, avevano provocato circa 280 morti e quasi 600 feriti. Informati anche ambasciate e servizi segreti stranieri. L’allora presidente Sirisena era stato avvertito della pericolosità del gruppo islamista accusato del raid.
Al capo della Chiesa cattolica in Bielorussia è stato vietato il rientro e vive ora esule in Polonia. A Roma egli ha incontrato il card. Parolin, Segretario di Stato, e mons. Gallagher, Segretario per i rapporti con gli Stati. Gallagher aveva visitato la Bielorussia lo scorso settembre per spingere Lukashenko a far rientrare il metropolita.