01/04/2020, 12.03
VATICANO - FILIPPINE
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​Card. Tagle: un ‘giubileo’ di Covid-19 per il ‘perdono’ dei debiti dei Paesi poveri

"Ora ci rendiamo conto che non abbiamo abbastanza mascherine, ma abbiamo molti  proiettili e non abbiamo ventilatori polmonari, ma abbiamo milioni di pesos, dollari o euro spesi su un aereo da combattimento, che può attaccare le persone".

Roma (AsiaNews) – Un “giubileo” per il “perdono dei debiti” dei Paesi che stanno lottando contro la pandemia di coronavirus. E’ la proposta avanzata dal cardinale filippino Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli.

Nell’omelia della messa celebrata domenica scorsa nel Pontificio Collegio Filippino e trasmessa in streaming in diretta a Manila da TV Maria, un canale televisivo cattolico filippino,  il porporato l'ha descritto come "perdono dei debiti", in particolare delle nazioni povere, e reindirizzamento delle spese militari ad esigenze sociali.

"Ora – ha detto - ci rendiamo conto che non abbiamo abbastanza mascherine, ma abbiamo molti  proiettili e non abbiamo ventilatori polmonari, ma abbiamo milioni di pesos, dollari o euro spesi su un aereo da combattimento, che può attaccare le persone".

La mancanza di risorse, ha sostenuto, potrebbe essere oggi una "tomba" dei Paesi poveri e della loro gente. Di qui l’appello alle nazioni ricche per "perdonare" gli interessi che hanno imposto ai prestiti ai Paesi poveri "in modo che possano usare le loro scarse risorse" in problemi urgenti. "Il perdono dei debiti in modo che quelli che sono nelle tombe dell'indebitamento possano trovare la vita", l’ha definito il card. Tagle.

Il cardinale ha anche chiesto il indirizzare le spese militari alla "vera sicurezza" come istruzione, alloggio e cibo. “Potremmo fermare le guerre, per favore? Potremmo smettere di produrre armi, per favore? Potremmo uscire dalla tomba e spendere i soldi per una vera sicurezza? ”.

L’idea della cancellazione, o almeno della riduzione del debito estero dei Paesi poveri, in nome di una giustizia sociale, è stata avanzata già da Giovanni Paolo II con la Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente del 10novembre 1994 per la preparazione del Grande giubileo del 2000. Quella della cancellazione del debito estero dei Paesi poveri fu una campagna alla quale aderirono formalmente alcuni governi occidentali e organizzazioni internazionali come il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, ma che ha avuto scarsa applicazione concreta.

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