14/11/2019, 11.07
RUSSIA-GRECIA-TURCHIA
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​Mosca sempre più contro gli ortodossi greci

di Vladimir Rozanskij

Dopo che anche la Chiesa di Atene e il patriarcato greco di Alessandria d’Egitto si sono allineati a Costantinopoli, riconoscendo la nuova Chiesa autocefala di Kiev, è stata registrata una “Società dei credenti ortodossi di lingua russa” nel territorio canonico del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Il Patriarcato di Mosca ha detto che i russi d’ora in poi intensificheranno i rapporti con la Chiesa Copta di Alessandria, vista l’inevitabile rottura con i greci.

Mosca (AsiaNews) - Il Patriarcato di Mosca ha registrato nei giorni scorsi una nuova associazione in Turchia, sul territorio canonico del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. A nome di un gruppo di russi di cittadinanza turca, con a capo Oksana Alykan, è stata registrata la “Società dei credenti ortodossi di lingua russa” della provincia di Antalya, che unisce i russi delle città di Demre, Kemer, Antalya, Belek, Side, Manavgat, Avsallar, Alanya e Mahmutlar.

Il gruppo è sottomesso ecclesiasticamente alla supervisione dell’Amministrazione patriarcale per le istituzioni all’estero, una nuova struttura guidata dal metropolita Antonij (Sevrjuk), che riveste anche il ruolo di esarca per l’Europa occidentale con sede a Parigi, un prelato molto legato al patriarca di Mosca Kirill (Gundjaev).

Dopo che anche la Chiesa di Atene e il patriarcato greco di Alessandria d’Egitto si sono allineati a Costantinopoli, riconoscendo la nuova Chiesa autocefala di Kiev, i russi hanno intensificato le azioni di rottura nei confronti dei “traditori” greci. Non solo hanno cancellato i nomi dei loro gerarchi dai dittici delle memorie eucaristiche (ora Mosca ne ricorda solo 12, su 15 Chiese ortodosse), ma si amplia l’azione pastorale diretta in tutti i territori finora controllati dai greci, a cominciare proprio dal territorio turco del Patriarcato ecumenico.

La nuova società degli ortodossi “russo-turchi” ha ottenuto il permesso di svolgere regolari celebrazioni liturgiche, per ora in appartamenti e locali appositamente affittati. Si tratta di località molto frequentate dai russi per le vacanze estive, e il compito dell’associazione è di prepararsi a soddisfare tutte le esigenze spirituali dei connazionali russi e di tutti gli ortodossi che sceglieranno di stare dalla loro parte, rifiutando la comunione con Costantinopoli.

Oltre alla provincia di Antalya, i russi celebrano regolarmente nella stessa Istanbul e in diverse città turche, oltre alla capitale Ankara, anche a Izmir, Kusadasi ed Eskisehir. Dal 25 maggio scorso è stato nominato un amministratore per tutti gli ortodossi russi in Turchia, il sacerdote Georgij Ivanchoglo, che ora si occuperà in particolare dei fedeli della provincia di Antalya.

Al patriarca greco-ortodosso di Alessandria Teodoro II (Choreutakis) sono state consegnate invece il 12 novembre delle lettere da parte di persone di nazionalità russa, con tre immagini: il metropolita russo ortodosso di Kiev Onufryj (Berezovskij), “il vero metropolita”, il metropolita della nuova Chiesa di Kiev Epifanyj (Dumenko), chiamato invece “lo scismatico”, e un frammento di un affresco raffigurante il Bacio di Giuda, con la scritta “il patriarca Teodoro”. Le lettere sono state date a tutti i partecipanti della liturgia ortodossa a Limassol (Cipro), dove Teodoro ha nominato per la prima volta Epifanyj nei dittici eucaristici. Il giornalista russo Berezovskij, presente a Limassol, ha riferito a NG-Religija che alcuni sacerdoti hanno strappato pubblicamente la lettera, mentre altri avrebbero ringraziato, dichiarandosi contrari alla decisione di Teodoro.

Il Patriarcato di Mosca ha riferito la vicenda delle lettere senza aggiungere commenti, ma precisando che i russi d’ora in poi intensificheranno i rapporti con la Chiesa Copta di Alessandria, vista l’inevitabile rottura con i greci. Proprio il 12 novembre si è conclusa la visita di una delegazione copta a Mosca (nella foto), i membri della quale hanno partecipato a una sessione di dialogo teologico tra gli studenti copti e gli specializzandi russi in teologia. La visita era programmata da tempo, ma dopo gli ultimi avvenimenti ha ricevuto un particolare risalto sui media russi e nelle dichiarazioni degli esponenti del patriarcato di Mosca.

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