26/10/2005, 00.00
ASIA
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Nuovo contagio di polli in Cina, poche proposte dai responsabili mondiali

Nel meeting di Ottawa, preoccupazione per una pandemia umana ma poca attenzione al problema centrale. Per gli esperti occorre intervenire in Asia dove il morbo è endemico.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Scoperto in Cina il 3° focolaio di influenza aviaria in pochi giorni, mentre si conclude senza vere proposte il meeting di Ottawa tra esperti e ministri di tutto il mondo.

In Canada, dopo 2 giorni di incontri, gli esperti e i ministri della Sanità di 30 Paesi hanno approvato generiche dichiarazioni sulla necessità di maggiori ricerche e collaborazione per trovare un vaccino e proteggere le popolazioni e hanno affermata la necessità che gli Stati ricchi aiutino gli altri. Nazioni come l'Indonesia non hanno fondi sufficienti per comprare le medicine, né per indennizzare i proprietari del pollame contagiato. "La semplice verità – ha osservato Paul Martin, primo ministro canadese – è che molte famiglie povere e agricoltori ritengono troppo pericoloso denunciare gli animali malati, che sono per loro fonte di cibo e di sostentamento, per cui spesso preferiscono uccidere gli animali malati per mangiarli o venderli".

L'aver riconosciuto la necessità di aumentare la produzione di farmaci antivirali significa – ha osservato il ministro della Sanità del Messico - permetterne la produzione in Paesi che hanno la capacità tecnica ma bassi costi, come India, Messico e Brasile. Lunedì India e Taiwan hanno dichiarato l'intenzione di permettere la produzione di farmaci generici identici all'antivirale Tamiflu – considerato il più efficace contro il morbo, ma dal costo eccessivo per i Paesi poveri  - anche senza autorizzazione della compagnia Roche che ne ha la licenza. La Roche ha manifestato disaccordo e ammonito sui rischi di produzione di un farmaco non perfetto.

Cina. Dopo i focolai nella Mongolia Interna e nell'Anhui, nuova epidemia scoperta nel villaggio di Wantang, contea di Xiangtan nella centrale provincia dell'Hunan, secondo quanto comunica il ministro dell'Agricoltura che considera "l'infezione sotto controllo". Uccise dal virus 545 galline e papere e altre 2.500 abbattute per precauzione. L'Oms considera il virus H5N1 "endemico" nel pollame della Cina e di gran parte del sud est asiatico e teme che sia solo questione di tempo prima che diventi contagioso tra esseri umani. A Shanghai, negli aeroporti, si adoperano cani per fiutare pollame che fosse nascosto nei bagagli.

Indonesia. Accuse contro il governo da parte di Chairul Nidom, il microbiologo che nel gennaio 2004 per primo rivelò l'esistenza del contagio nel Paese, il giorno prima che lo ammettesse il governo. Il medico, ricercatore presso il Centro per malattie tropicali dell'università Airlangga a Surabaya, accusa il governo di non fornire una rapida e completa informazione sulla malattia e di agire con lentezza. "Se l'azione fosse stata rapida – osserva Nidom - il danno non sarebbe stato grande e i pericoli per gli esseri umani ridotti al minimo". Inoltre – prosegue - fa uso di vaccini importati dalla Cina non specifici e di dubbia efficacia, per "considerazioni di tipo finanziario". Jospeh Domenech, capo dell'Ufficio veterinario dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) delle Nazioni Unite, critica Jakarta per gli interventi inadeguati. Secondo gli esperti occorre abbattere in modo "massiccio" i volatili nelle aree infette, mentre il governo si limita a interventi limitati perché – spiega – non può risarcire i proprietari. I grandi allevamenti di pollame prendono misure adeguate – dice Domenech – ma così non è per "i piccoli allevamenti di milioni di contadini. Sembra esserci poca consapevolezza nelle comunità agricole e suburbane circa la minaccia del virus per animali ed esseri umani".

La Fao vuole creare centri di controllo nelle zone più calde e considera anche un indennizzo per gli agricoltori, per farli diventare "i principali alleati nella guerra contro l'influenza aviaria".

Taiwan. Esami su chiunque viene dalla Cina Popolare, con richiesta di controllare la temperatura del corpo 2 volte al giorno per 10 giorni. Il governo ha stanziato 1 miliardo di nuovi dollari (30 milioni di dollari Usa) per aiutare gli agricoltori nelle misure protettive per il pollame. (PB)

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