30/12/2004, 00.00
MALAYSIA
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Kuala Lumpur sospende l'espulsione degli immigrati indonesiani

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Il governo di Kuala Lumpur ha esteso fino al 31 gennaio l'amnistia per gli immigrati illegali colpiti da provvedimento di espulsione. Il vice premier malaysiano Najib Tun Razak afferma che la decisione è stata presa per "dimostrare la nostra solidarietà al governo e al popolo indonesiano, colpito da questa immane tragedia".

Secondo le stime governative ci sono 1,2 milioni di immigrati illegali nel paese. Centinaia di migliaia sono indonesiani, molti della zona dell'Aceh, la più colpita dal terremoto di domenica e dalla conseguente onda anomala.

"Il governo indonesiano ci ha chiesto di prorogare i termini dell'espulsione per gli immigrati clandestini – continua il vice premier – a causa della situazione critica che vivono nell'Aceh e a Sumatra e la Malaysia ha accolto la richiesta".

Egli ha aggiunto che il suo governo ha deciso di inviare a Sumatra un team di medici e una serie di scorte, incluse sacche per rinchiudere i cadaveri, vestiti e coperte e di fornire due velivoli militari per operazioni di salvataggio.

Intanto continuano le operazioni di soccorso dei volontari impegnati alla ricerca di eventuali sopravvissuti, mentre i politici si scambiano accuse sulle responsabilità della tragedia: i membri dell'opposizione chiedono al governo di spiegare perché i turisti stranieri siano stati avvisati dell'imminente minaccia, mentre la popolazione locale è stata colpita dall'onda anomala. Un intervento tempestivo, secondo l'opposizione, avrebbe contribuito a salvare dozzine di vite.

Mentre i villeggianti malaysiani affollavano le spiagge di Batu Ferringhi ignari del pericolo, a qualche chilometro di distanza nei lussuosi hotel della zona suonavano gli allarmi e iniziavano le operazioni di evacuazione dei turisti.

Tutti i 65 morti registrati nel paese, i feriti e i dispersi sono cittadini malaysiani; gli elicotteri della polizia e i mezzi della marina scandagliano le coste alla ricerca di 60 campeggiatori che risultano tuttora dispersi.

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