20/01/2015, 00.00
BANGLADESH
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Dhaka, arrestati estremisti dello Stato islamico. Le autorità: Massima allerta

di Sumon Corraya
Fermati quattro membri del gruppo terrorista: fra questi anche il presunto "coordinatore" dell'SI nel Paese. Tensione e preoccupazione per la possibilità "più che concreta" di un attentato "per espandere l'influenza del movimento transnazionale".

Dhaka (AsiaNews) - La polizia del Bangladesh ha annunciato di aver arrestato quattro terroristi appartenenti allo Stato islamico (SI), organizzazione terroristica che ha già preso il controllo di una parte della Siria e dell'Iraq. La pubblica sicurezza ha reso noti i nomi dei fermati: si tratta di Sakhawatul Kabir, presunto coordinatore della cellula bangladeshi del gruppo terrorista; Anwar Hossain, già coinvolto in un attentato negli anni scorsi; Rabiul Islam, tecnico informatico; Nazrul Alam, incaricato della parte finanziaria. Kabir avrebbe confessato di essere il capo del gruppo.

Nel corso del raid, la polizia ha sequestrato "un imponente carico" di volantini estremisti; tre computer portatili, ora al vaglio degli inquirenti; due computer fissi; otto telefonini; un passaporto e un modello per richiedere il visto pakistano. Kabir ha aggiunto che la sua squadra "stava lavorando" per radunare denaro e armi in vista di un imponente attacco "contro personalità e luoghi simbolo del Bangladesh". Il loro scopo "è quello di stabilire anche nel Paese lo Stato islamico".

Il coordinatore del gruppo terrorista, dicono gli inquirenti, "ha passato molto tempo in Pakistan. Qui ha ricevuto addestramento militare e ha operato sotto il manto di al Qaeda insieme a tre bangladeshi uccisi in uno scontro a fuoco con la polizia di Karachi lo scorso 9 gennaio 2015". Le autorità del Paese hanno annunciato di aver ordinato la "massima allerta" alla pubblica sicurezza, mentre la tensione e la paura crescono. Secondo i membri dell'intelligence nazionale la possibilità di un attentato "è più che concreta, dato che lo Stato islamico sta cercando di allargare il proprio raggio di influenza transnazionale".

Una fonte di AsiaNews, anonima per motivi di sicurezza, conferma questo clima: "Gli spostamenti sono limitati al minimo indispensabile e non è raccomandabile andare in luoghi poco conosciuti". Abul Hossain, giovane musulmano, dice: "La popolazione ha paura, e vuole che il governo intervenga per evitare ogni forma di militanza armata in Bangladesh. La religione deve essere usata per l'amore, non per giochi di sangue come quelli dello Stato islamico".

In Bangladesh l'islam è religione di Stato, praticata da oltre l'89,5% della popolazione. I cattolici sono appena lo 0,1%. La Costituzione non riconosce la shari'a (legge islamica) e garantisce piena libertà religiosa, ma le conversioni a una religione diversa sono spesso osteggiate.

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