12/05/2007, 00.00
BRASILE – VATICANO
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Papa: sacerdoti, il fervore missionario sia sempre nei vostri cuori

Benedetto XVI, recitando il Rosario con sacerdoti, religiosi, seminaristi e diaconi afferma che la testimonianza di un sacerdozio vissuto bene nobilita la Chiesa, suscita ammirazione nei fedeli, è fonte di benedizioni per la Comunità, è la migliore promozione vocazionale, il più autentico invito perché anche altri giovani rispondano positivamente agli appelli del Signore. Un affettuoso saluto a tutte le famiglie del mondo.
Aparecida (AsiaNews) - Seguendo la “scuola di fede” che è Maria, “il fervore missionario, la passione per un’evangelizzazione sempre più aggiornata, lo spirito apostolico autentico e lo zelo per le anime siano sempre presenti nelle vostre vite!”. E’ l’esortazione con la quale, stasera, Benedetto XVI ha salutato sacerdoti, religiosi, religiose, seminaristi e diaconi del Brasile, riuniti con i delegati della V conferenza dell’Episcopato dell’America Latina e dei Caraibi nel santuario “Nossa Senhora da Conceiçao Aparecida” per la recita del Rosario, con la quale si è conclusa la quarta giornata di questo suo viaggio in Brasile.
 
“Rimanete alla scuola di Maria”, è stato il filo intorno al quale il Papa ha svolto la sua riflessione. “Ispiratevi – ha sottolineato - ai suoi insegnamenti, cercate di accogliere e di conservare nel cuore le luci che Lei, per mandato divino, vi invia dall’alto”.
 
“Penso e prego – ha proseguito - per tutti i sacerdoti sparsi in tutto il mondo, in modo particolare in America Latina e nei Caraibi, tra questi anche i sacerdoti Fidei donum. Quante sfide, quante situazioni difficili affrontate, quanta generosità, quanta abnegazione, sacrifici e rinunce! La fedeltà nell’esercizio del ministero e nella vita di preghiera, la ricerca della santità, la donazione totale a Dio nel servizio ai fratelli e alle sorelle, spendendo le vostre vite ed energie, promovendo la giustizia, la fraternità, la solidarietà e la condivisione – tutto ciò parla fortemente al mio cuore di Pastore. La testimonianza di un sacerdozio vissuto bene nobilita la Chiesa, suscita ammirazione nei fedeli, è fonte di benedizioni per la Comunità, è la migliore promozione vocazionale, il più autentico invito perché anche altri giovani rispondano positivamente agli appelli del Signore. È la vera collaborazione in vista della costruzione del Regno di Dio!”.
 
Nel suo discorso, Benedetto XVI ha avuto un pensiero per ogni componente della comunità ecclesiale, dai religiosi ai laici, alle famiglie, “qui radunate in rappresentanza di tutte le carissime Famiglie cristiane presenti nel mondo intero. Mi rallegro in modo specialissimo con voi – ha proseguito - e vi do il mio abbraccio di pace”.
 
A tutti, in conclusione, il Papa ha rivolto l’invito a sentire la Chiesa come “la nostra casa”. “Il Papa vuole perciò dire a tutti voi: La Chiesa èla nostra Casa! Questa è la nostra Casa! Nella Chiesa cattolica troviamo tutto ciò che è buono, tutto ciò che è motivo di sicurezza e di sollievo! Colui che accetta Cristo, «Cammino, Verità e Vita» nella sua totalità, si assicura la pace e la felicità, in questa vita e nell’altra! Per questo, il Papa è venuto qui per pregare e confessare con voi tutti: Vale la pena essere fedeli, vale la pena perseverare nella propria fede! La coerenza nella fede richiede, però, anche una solida formazione dottrinale e spirituale, contribuendo così alla costruzione di una società più giusta, più umana e cristiana”.
 
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