07/02/2006, 00.00
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Governo turco: blasfemia è ammazzare un uomo di Dio

di Mavi Zambak

Lo dice il viceministro turco agli Affari religiosi, per il quale chi ha ucciso don Santoro è ignorante in materia di religione. Arrestato un giovane, mentre proseguono le indagini. "Maometto non ha bisogno di essere difeso da noi con la violenza".

Ankara (AsiaNews) – Mentre ufficialmente ancora si indaga sui moventi dell'assassinio di don Andrea Santoro, il vice ministro degli Affari religiosi turchi, Mehmet Gormez, in un intervento televisivo di poco fa ha invitato alla calma e alla lettura del Corano, sostenendo che un vero credente e conoscitore del Libro Sacro non si sarebbe mai permesso né di disprezzare altri uomini o cose per via di stupide vignette, né tanto meno di arrivare ad ammazzare un uomo di Dio (riferendosi a don Andrea), soprattutto mentre pregava in un luogo di Dio.

Gormez ha aggiunto che il profeta Maometto non ha bisogno di essere difeso da noi con la violenza, lui stesso fosse qui ora biasimerebbe questi gesti. E riguardo all'assassino del sacerdote di Trabzon ha ribadito che sicuramente è un ignorante in materia di religione islamica: Maometto nel Corano ha sempre invitato a proteggere e rispettare, in qualunque caso, vedove, bambini e uomini di Dio, a qualunque religione appartengano… non ad ammazzarli nel nome di Dio. Questo delitto, dunque, ha affermato senza mezzi termini, è blasfemia e va condannato senza pietà.

Se il viceministro ha condannato esplicitamente ogni azione di rivolta contro tutto ciò che è "danese" in nome del profeta Maometto, sui canali telvisivi turchi iniziano dibattiti e interviste a personalità civili di spicco per cercare di capire cosa sta realmente succedendo in Turchia e fin dove può arrivare questo accanimento contro le vignette blasfeme.

Intanto non si hanno ulteriori notizie sull'arresto del presunto assassino di don Andrea Santoro, del quale ha parlato l'agenzia di stampa turca, Anadolu.

I quotidiani turchi oggi scrivono che grazie all'identikit diffuso dalla polizia locale si sarebbe venuto a scoprire che il volto del ragazzo identificato assomiglierebbe molto a quello di un giovane che già sabato aveva fatto irruzione insieme ad altri suoi 4-5 amici in chiesa e avendo disturbato in chiesa durante la celebrazione della Messa era stato ripreso e poi mandato fuori da don Andrea, l'agenzia Anadolu comunica che alle 3.00 (ora locale) di questa notte la polizia ha fatto irruzione in una casa posta al centro della città di Trabzon, trovando un giovane studente liceale, sedicenne, rifugiatosi da parenti, in possesso di un'arma da fuoco. Arrestato come reo presunto, ora la pistola è stata inviata a Samsun (la più vicina città sul mar Nero) per un esame balistico.

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