07/11/2016, 11.58
BANGLADESH
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A Gazipur, la casa di cura per le suore anziane e malate delle “Tumilia sisters”

di Sumon Corraya

Si chiama “Shanti Bhavan” (Casa di pace) e ospita 10 pazienti. Alcune di loro hanno perso l’udito, altre sono costrette a letto. Tutte hanno servito in ospedali, scuole e parrocchie. “Tutte le congregazioni dovrebbero aprire case di cura per i loro membri, per dare loro la speranza di essere curati”.

Gazipur (AsiaNews) – A Gazipur, nella parte centrale del Bangladesh, sorge la casa di cura per le suore anziane della congregazione delle Associates of Mary Queen of Apostles, nota con il termine di “Tumilia sisters”. Qui l’ordine religioso ha creato la prima casa che accoglie le suore anziane e malate, e le assiste negli ultimi anni di vita. Uno staff medico specializzato si prende cura di loro, come esse hanno fatto per tutta la vita servendo negli ospedali e centri medici del Paese. Ad AsiaNews suor Mary Anita, superiora del Tumilia Sister’s Convent, spiega: “Abbiamo creato questa casa per le nostre suore, che hanno servito la Chiesa e il Paese in modo straordinario. Qui trascorrono il tempo in gioia e pace, riposano e ricevono trattamenti medici”.

La struttura prende il nome di “Shanti Bhavan” (Casa di pace) ed è stata aperta nel 1984 nella parrocchia di Tumilia. Oggi ospita in tutto 10 suore, tutte al di sopra degli 80 anni, che presentano problemi e disabilità fisiche. Alcune hanno perso l’udito, altre sono costrette a letto o in carrozzina.

Una delle ospiti è suor Mary Cecilia, 91 anni, che riferisce: “Viviamo qui con gioia, condividiamo insieme momenti di vita e di preghiera. Cantiamo e preghiamo Dio insieme”. Suor Mary Michael, 81 anni, ex preside di una scuola cattolica, aggiunge: “Quando diventiamo anziane, servono più soldi per le nostre cure. Le nostre consorelle riescono a raccogliere i soldi necessari per i trattamenti”.

Alcuni sacerdoti, che chiedono l’anonimato, affermano che “per una congregazione religiosa non è facile raccogliere soldi e destinarli alle cure dei propri membri”. Invece le Tumilia sisters, riporta la superiora, “fanno la colletta nei 28 conventi sparsi in tutto il Paese, e inviano il 30% delle risorse allo Shanti Bhavan”.

Le suore sono molto conosciute e apprezzate in Bangladesh, per il loro servizio ai malati, come educatrici nelle scuole e aiuto nelle parrocchie. L’ordine è stato fondato nel 1933 da mons. Timothy John, della congregazione dell’Holy Cross. Su un totale di circa 1.400 tra sacerdoti e suore che operano in Bangladesh, appartenenti a 34 congregazioni religiose, le Tumilia sisters sono 220.

Il loro centro medico è stato il primo ad essere aperto e negli anni seguenti altri ordini hanno seguito l’esempio. “Ritengo che ogni congregazione – conclude suor Mary Anita – dovrebbe aprire una casa di cura per i propri membri anziani e malati, in modo da dare loro la speranza di essere curati in modo adeguato”.

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