22/08/2005, 00.00
INDIA
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A presto un villaggio turistico sull'Himalaya

Alfred Ford ha progettato un complesso sciistico sulle pendici dell'Himalaya dal costo di circa 300 milioni di dollari. Prevista la conclusione per il 2009.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Alfred Brush Ford, 55enne pronipote di Henry Ford, ha deciso di investire circa 300 milioni di dollari americani per creare un impianto sciistico nello stato nord-occidentale dell'Himachal Pradesh, in pieno Himalaya.

L'uomo ha creato un'apposita compagnia di investimenti, la Himalayan Sky Village (Hsv), con il compito di curare lo sviluppo di un complesso sciistico nella città di Manali. Il complesso sarà formato da impianti di risalita, un albergo da 600 stanze, 300 chalet ed un centro congressi. Il "tocco indiano" al progetto è dato da un villaggio di artigiani e da un sanatorio, progettati per accrescere l'industria indiana del "turismo ospitale". John Sims, dirigente dell'Hsv, dice: "La compagnia intende iniziare a costruire nel 2006 e completare la prima grande fase nel 2009. Dopo di ciò, l'India può divenire un contendente legittimo per le Olimpiadi invernali".

L'interesse di Ford per l'India non è nuovo: sua moglie, Sharmila Bhattacharya, è una ricercatrice medica del governo indiano e lui è da oltre 30 anni un ardente devoto della setta degli Hare Krishna. Il finanziere non è coinvolto nella gestione della Compagnia Ford ma ha sviluppato una compagnia tecnologica nel ramo di internet.

Lo scorso anno l'uomo aveva offerto 130 milioni di dollari per costruire un centro di turismo religioso alla casa madre degli Hare Krishna ad Iskon, 140 chilometri a nord di Calcutta, ma la proposta era stata rifiutata dal premier dello stato, Buddhadeb Bhattacharya, che non ha concesso nemmeno l'uso del territorio demaniale ed ha rifiutato più volte di incontrare il tycoon.

Per il progetto sciistico Ford ha ottenuto invece il pieno appoggio del governo dell'Himachal Pradesh ed ha commissionato uno studio sull'impatto ambientale prima di iniziare i lavori. Fino ad oggi questo stato era noto solo per il commercio di droga e per l'ospitalità concessa qui al Dalai Lama ed a tutto il governo tibetano in esilio.

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