30/09/2006, 00.00
INDONESIA
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Aggredito il capo della polizia responsabile dell'esecuzione dei 3 cattolici indonesiani

di Benteng Reges

Un gruppo di abitanti di Pamona, Sulawesi centrali, ha attaccato il generale Haiti, recatosi in visita ad una stazione di polizia. Molti cristiani della zona lo ritengono responsabile della fucilazione dei tre cattolici a Palu.

Poso (AsiaNews) – Sale la tensione a Poso, provincia indonesiana di Sulawesi centrali, dopo la morte dei tre cattolici fucilati lo scorso 22 settembre nonostante i numerosi appelli internazionali.  La popolazione, che in questa zona conta una forte presenza cristiana, è ancora scossa dall'esecuzione di Fabianus Tibo, Dominggus Da Silva e Marinus Riwa e sembra che basti un niente a suscitare forti reazioni.

Ieri un gruppo di abitanti di Pamona est, reggenza di Poso, ha attaccato il capo della polizia provinciale, Badrodin Haiti, recatosi in visita ufficiale al comando di polizia locale. In quello stesso momento erano in corso i festeggiamenti tradizionali per il Padungku, la festa del raccolto. Dopo aver riconosciuto Haiti, che scendeva da una motocicletta, la folla ha iniziato ad inseguirlo: due veicoli della polizia sono stati incendiati, ma non vi sono stati feriti.

In molti nelle Sulawesi centrali ritengono Haiti responsabile della fucilazione di Tibo e compagni, avvenuta a Palu il 22 settembre. Il mese scorso il suo predecessore, il generale Oegroseno, era stato rimosso dall'incarico dopo che il 12 agosto era riuscito ad ottenere il posticipo dell'esecuzione dei tre cattolici, convinto della necessità di approfondire le indagini sul caso. Tibo e compagni erano condannati a morte come leader di una milizia di cristiani responsabile di alcuni massacri a danno di musulmani durante gli scontri interreligiosi di Poso nel 2000. Attivisti per i diritti umani e i legali della difesa hanno sempre sostenuto che i tre abbiano subito un processo sommario.

P. Ade, un sacerdote della Central Sulawesi Churches of Synod (GKST), si dice stupito dalla reazione della folla: "Non ho idea del perché la gente si sia infiammata così facilmente". Il reverendo Rinaldy Damanik, da poco dimessosi dalla carica di presidente della GKST, ha espresso dispiacere per l'accaduto. Pamona est è una zona a maggioranza cristiana.

Secondo Damanik la popolazione non gradiva la presenza di Haiti sul luogo, dove si svolgevano i suoi festeggiamenti: "La gente è ancora molto sensibile e senza troppe difficoltà possono generarsi situazioni" come quella di ieri, ha detto Damanik.

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