20/03/2007, 00.00
IRAN – ONU
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Ahmadinejad si prepara ad andare all’Onu bloccando gli ispettori dell’Aiea

Il presidente iraniano fa parlare il suo portavoce di “speciali novità”: potrebbero essere nel suo intervento al Consiglio di sicurezza che discuterà di nuove sanzioni. La Russia avrebbe minacciato Teheran di non fornire il combustibile nucleare se non verrà sospeso il programma di arricchimento.

New York (AsiaNews/Agenzie) - Alla vigilia della riunione del Consiglio di sicurezza che dovrebbe affrontare il dossier del nucleare iraniano - alla quale potrebbe intervenire il presidente Ahmadinejad - Teheran ha impedito a ispettori dell'Agenzia internazionale dell'Onu per l'energia atomica (Aiea) di visitare l’impianto sotterraneo per l'arricchimento dell'uranio di Natanz. Lo  hanno annunciato oggi fonti diplomatiche a Vienna, dove ha sede l’Aiea.

Il gesto appare come un tentativo di condizionare il clima nel quale il Consiglio di sicurezza si prepara ad esaminare una proposta di risoluzione che prevede ulteriori sanzioni contro l’Iran, elaborata la settimana scorsa nell’ambito dei “5+1”, cioè i cinque Paesi membri permanenti del Consiglio (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) più la Germania. Secondo il New York Times, inoltre, la Russia avrebbe comunicato a Teheran che non gli fornirà il combustibile nucleare per il quasi completato impianto di Bushehr, a meno che non sospenda l’arricchimento del combustibile, come richiesto dal Consiglio di sicurezza.

A difendere i programma nucleare iraniano con ogni probabilità sarà lo stesso presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Ieri, infatti, gli Stati Uniti hanno reso noto di avergli concesso un visto per recarsi alla sede dell’Onu, a New York. “Come Paese che ospita l’Onu - ha commentato il portavoce del Dipartimento di Stato McCormack - abbiamo i nostri obblighi e intendiamo rispettarli”. “Il presidente iraniano - ha aggiunto - dovrebbe sfruttare l'opportunità per affermare che l'Iran, sulla questione nucleare, intende dialogare e non cercare un confronto”.

Da parte sua, il portavoce del governo iraniano Gholam-Hossein Elha, citato dal Tehran Times, ha lasciato intendere che da Teheran potrebbe arrivare qualche nuova proposta. Dopo aver sostenuto che “il presidente vuole parlare per difendere il diritto della nazione iraniana ad usare una tecnologia nucleare pacifica”, ha infatti aggiunto che “il presidente elabora speciali novità per ogni situazione e le usa quando è necessario” e che “Ahmadinejad ha uno scenario e un piano”. Per intanto, l’Iran ha annunciato una del tutto inusuale delegazione di oltre 100 persone, con un aereo speciale.

Pur di andare all’Onu Ahmadinejad non si preoccupa di “legittimare” il Consiglio di sicurezza, visto che la propaganda iraniana ne ha fin qui contestato il diritto di imporre sanzioni. Ad una domanda in tal senso, Elham ha risposto che “un atto illegale non può mai divenire legale”.

Quanto alla minaccia russa di non fornire il combustibile nucleare, secondo il quotidiano americano essa sarebbe stata formulata la settimana scorsa dal segretario del Consiglio nazionale russo per la sicurezza, Igor Ivanov, in occasione di una visita a Mosca del vicecapo dei negoziatori nucleari iraniani Ali Hosseini Tash.

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