20/04/2009, 00.00
FILIPPINE
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Allarme degli scienziati: oltre 1000 animali a rischio estinzione nel Sud-est asiatico

di Santosh Digal
Cambiamenti climatici e comportamenti umani mettono a repentaglio la loro vita. Fra essi: l’elefante del Brunei e il cervo del Laos. La loro scomparsa potrebbe mutare in maniera drastica la vita di 500 milioni di persone nell’area. Arcivescovo di Manila chiede uno sfruttamento intelligente delle risorse naturali.
Manila (AsiaNews) – “I cambiamenti climatici radicali” e la “negligenza dell’uomo” nella preservazione dell’ecosistema naturale “mettono a repentaglio la vita di migliaia di specie animali”. La loro estinzione potrebbe danneggiare la vita di circa 500 milioni di persone nel Sud-est asiatico, area nella quale vi sono sette “punti caldi di biodiversità” sui 25 totali al mondo; a rischio anche l’80% delle barriere coralline.
 
A lanciare l’allarme è Rodrigo Fuentes, direttore esecutivo del Centro per la biodiversità dei Paesi dell’Asean (Abc), il quale sottolinea che “1.312 specie animali su 64.800 rischiano di scomparire” a causa di “pratiche dell’uomo” che danneggiano in maniera irreparabile “piante, animali e i loro habitat naturali in tutto il mondo”.
 
Fuentes ricorda che fra le specie a rischio vi sono: l’elefante asiatico del Brunei, il tameng (o cervo di Eld) caratteristico del Laos, il rinoceronte di Sumatra, diffuso in Malaysia, l’aquila filippina e una specie caratteristica di bovino della Thailandia (il banteng). “Deforestazione, caccia alle specie protette, cambiamenti climatici, inquinamento e crescita della popolazione” sono le cause principali della loro progressiva scomparsa.
 
Lo scienziato suggerisce di ridurre “il consumo di carne”, invita a non utilizzare “contenitori di cibo non riciclabili” che danneggiano l’ambiente e avverte del pericolo legato alla pratica del “disboscamento” per creare nuovi spazi per le coltivazioni agricole. “I mari e le barriere coralline – aggiunge – sono sfruttate oltre il necessario per la pesca, vengono danneggiati e inquinate”.
 
Per arrestare la scomparsa di biodiveristà caratteristiche del Sud-est asiatico, i Paesi membri dell’Asean hanno sottoscritto la Convenzione sulla diversità biologica (Cbd), impegnandosi a ridurre l’estinzione delle specie e rischio entro il 2010, l’Anno internazionale della biodiversità. Fuentes sottolinea che i risultati finora raggiunti sono insoddisfacenti e annuncia una conferenza intitolata “Biodiversity in Focus: 2010 and Beyond” che si terrà dal 21 al 23 ottobre prossimo a Singapore.
 
A difesa dell’ambiente scende in campo anche la Chiesa cattolica filippina, che invita la popolazione a preservare l’ecosistema naturale. In prima fila il card Gaudencio B Rosales, arcivescovo di Manila, il quale ha più volte diffuso lettere pastorali nelle quali ricorda che “le generazioni di oggi devono sfruttare con parsimonia le risorse naturali, pensando al futuro”. Il porporato ha ribadito che “gli uomini devono ridurre in modo drastico gli sprechi ambientali”.
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