12/07/2010, 00.00
CINA
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Alluvioni nel sud della Cina. A rischio una diga del Qinghai

La diga di Wenquan presenta diverse crepe ed è colma al triplo delle sue possibilità. La sua esondazione potrebbe colpire oltre 205 mila persone, insieme a centrali elettriche e alla ferrovia Qinghai – Tibet. Colpite finora almeno sette province; 17 milioni di persone; oltre 600 mila sfollati. Danni all’economia per oltre 1 miliardo di euro. I cambiamenti climatici causati dalla veloce e selvaggia industrializzazione.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Piogge torrenziali, frane, alluvioni stanno colpendo da settimane il sud della Cina. Nei prossimi giorni sono attese ancora piogge e inondazioni. Il maltempo ha distrutto strade, ponti e bloccato almeno 16 autostrade nelle province di Chongqing, Fujian, Sichuan, Jiangxi, Hunan, Anhui e Qinghai.
 
In quest’ultima provincia, centinaia di operai e soldati lavorano per diminuire il livello dell’acqua della diga di Wenquan, vicino alla città di Golmud. Nella costruzione si sono prodotti diverse crepe che mettono in pericolo la vita di oltre 205 mila persone. La tracimazione della diga potrebbe colpire anche le centrali elettriche dell’area e soprattutto la ferrovia Qinghai-Tibet, la più alta del mondo, situata a 40 km dalla diga.
 
La diga di Wenquan, studiata per contenere 70 milioni di metri cubi d’acqua, ne contiene a tutt’oggi almeno 230 milioni, tre volte di più del normale. Ieri quasi 10 mila abitanti di Golmud sono stati sfollati e portati in campi di rifugio.
 
Dal 1° luglio le alluvioni, insieme alle frane e al fango hanno ucciso almeno 50 persone in tutto il sud della Cina; 15 persone sono disperse. Secondo il Ministero degli affari civili, le persone colpite dalle piogge sono almeno 17 milioni; circa 600 mila sono state evacuate dall’inizio di luglio.
 
Circa 42 mila case sono crollate e altre 121 mila hanno subito danni. Almeno 946 mila ettari di terreno agricolo sono distrutti, mentre il costo economico del disastro si calcola sugli 8,9 miliardi di yuan (oltre 1 miliardo di euro).
 
Il Centro meteorologico nazionale ha avvertito che domani e dopodomani si attendono ancora piogge.
 
Secondo diversi esperti cinesi, i cambiamenti climatici della Cina – con piogge torrenziali in zone un tempo aride – dipendono dall’inquinamento del Paese, causato dalla veloce e selvaggia industrializzazione.
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