02/08/2006, 00.00
SINGAPORE
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Anche con le nuove leggi, i domestici stranieri a Singapore non hanno diritti

Previsto, per la prima volta, il diritto a tre pasti al giorno. Ma non sono imposti limiti di orario né il giorno di riposo settimanale, mentre restano alti i costi per il collocamento.

Singapore (AsiaNews/Hrw) – La nuova normativa di Singapore per i lavoratori migranti domestici migliora di poco la loro situazione e ne perpetua discriminazione ed esclusione da diritti fondamentali.

Secondo Human Rights Watch (Hrw) la nuova legge non riconosce il giorno di riposo settimanale, né tutela i lavoratori contro le eccessive tasse per il collocamento.

Almeno 160 mila lavoratori esteri sono impiegati come domestici presso famiglie a Singapore. Essi provengono soprattutto dall'Indonesia ma anche da Filippine, Sri Lanka e India. Sono esclusi dalla tutela garantita agli altri lavoratori e spesso debbono lavorare mesi per pagare il compenso all'agenzia di collocamento senza la quale non trovano lavoro. Lavorano per 7 giorni la settimana e talvolta non possono mai uscire dal luogo di lavoro.

"I lavoratori domestici – dice Nisha Varia, esperto di Hrw – debbono avere gli stessi diritti degli altri lavoratori a Singapore, tra cui il giorno di riposo, un orario determinato e un limite al compenso per il collocamento".

Il mercato del collocamento è fiorente: ci sono oltre 600 agenzie di collocamento che spesso pretendono un compenso che va da 4 a 10 mesi di paga per un contratto di due anni. La legge non dice nulla in merito.

La nuova legge, comunque, migliora le condizioni dei migranti e prevede il diritto a tre pasti quotidiani, diritto prima spesso non riconosciuto. Inoltre al lavoratore domestico che lascia o perde un lavoro  è consentito di cercare una nuova occupazione, mentre finora era subito rimpatriato. E' anche previsto, ma non obbligatorio, il diritto ad almeno 8 ore consecutive di riposo. Il datore di lavoro può riconoscere da 1 a 4 giorni mensili di riposo, oppure fare lavorare anche questi giorni pagando un compenso extra. Ma – osserva Hrw – c'è il pericolo concreto che sia preteso il lavoro extra senza pagare nulla.

"I lavoratori domestici – dice ancora Varia – hanno bisogno del giorno di riposo per evitare di vivere isolati sul lavoro, situazione che favorisce gli abusi. E' incredibile che un'economia avanzata come Singapore non garantisca ai lavoratori domestici un giorno settimanale di riposo". (PB)

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